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Nella riforma della dirigenza norme discordanti sulla valutazione

di Luca Tamassia e Angelo Maria Savazzi

“La versione preliminare del decreto legislativo attuativo dell’articolo 11 della legge delega 124/2015, approvata dal Consiglio dei ministri il 25 agosto scorso, nel definire la normativa di accesso ai ruoli dirigenziali, dà una significativa importanza in diversi punti alla valutazione delle prestazioni dirigenziali. Questa significativa importanza dei diversi momenti di valutazione, tuttavia, non appare compiutamente coordinata, quanto meno con riferimento ai soggetti titolari del potere valutativo e, per certi aspetti, ai contenuti; in entrambi i casi le norme di principio della normativa preesistente, non modificata dal Dlgs, non sono tenute in debita considerazione, come a preannunciare modifiche nel futuro testo unico, previsto a febbraio 2017, in attuazione dell’articolo 17 della legge delega. Va, peraltro, considerato che l’articolo 28-sexies del Dlgs 165/2001, introdotto dall’articolo 3 dello schema di decreto legislativo, rinvia a uno specifico regolamento attuativo di una parte delle disposizioni, per cui le considerazioni che seguono potrebbero trovare, almeno in parte, disciplina attuativa nel predetto regolamento, anche se alcune discrasie difficilmente possono essere superate in sede regolamentare.”

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