un articolo de Il Messaggero

“Il dirigente di un Comune, tanto per fare un esempio, potrebbe concorrere per il ministero dell’Economia o per la Presidenza del Consiglio. È la logica del nuovo ruolo unico, il calderone nel quale finiranno tutti i dirigenti, senza nemmeno più la distinzione tra la prima fascia (i direttori generali) e la seconda fascia. È il punto più delicato della riforma che sarà discussa nel prossimo consiglio dei ministri … Proprio per evitare le barricate, al ministero della Funzione pubblica e a Palazzo Chigi, si sta lavorando ad una norma transitoria che permetta, almeno ai dirigenti di prima fascia, un termine più lungo prima che la riforma dispieghi nei loro confronti tutti gli effetti.”

 

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