20/09/2019 – L’eccesso di rumori e di pregiudicati fa scattare la sospensione della licenza

L’eccesso di rumori e di pregiudicati fa scattare la sospensione della licenza
di Stefano Manzelli – Funzionario di polizia locale, consulente enti locali
Il provvedimento di sospensione adottato dal questore per un bar poco rispettoso dell’ordine e della sicurezza pubblica è ampiamente discrezionale e non richiede neppure la comunicazione ordinaria di avvio del procedimento. Specialmente se i disordini potenziali o rilevati mettono in discussione la tranquillità di una comunità. Lo ha evidenziato il Tar Lombardia, sez. staccata di Brescia, sez. II, con la sentenza n. 755 del 20 agosto 2019. Un pubblico esercizio molto frequentato anche da pregiudicati e da consumatori di sostanze stupefacenti ha ricevuto l’ordine del questore di sospensione della licenza per sei giorni. Contro questo provvedimento adottato ai sensi dell’art. 100 del Tulps l’interessato ha proposto censure al collegio ma senza successo. Si tratta di un provvedimento ampiamente discrezionale, specifica la sentenza, che può essere messo in discussione solo in caso di palese travisamento dei fatti o per manifesta irragionevolezza. Per adottare questo provvedimento il questore non deve attendere che si siano verificati gravi episodi concreti. Basta un suo apprezzamento discrezionale sul potenziale pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica. Nel caso sottoposto all’esame del collegio da circa un anno le forze di polizia locale e dello stato hanno ripetutamente evidenziato di potenziale turbamento della sicurezza urbana. Quindi il provvedimento è stato correttamente adottato. Anche senza la mancata comunicazione di avvio del procedimento che nella delicata materia in caso di urgenza può anche essere omesso, conclude la sentenza.

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