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IMU – Sanzione massima se la violazione si ripete 

Italia Oggi Sette – 19 Agosto 2019
 
Il contribuente recidivo è penalizzato. Scatta, infatti, la sanzione nella misura massima del 200% per coloro che non presentano la dichiarazione Imu per diversi anni. La violazione dell’ obbligo non può essere sanata con l’ invio di altre comunicazioni all’ ente o con altri adempimenti. E la penalità va applicata per ogni annualità per la quale è stata accertata l’ omissione. Si è così espressa la commissione tributaria regionale di Firenze, prima sezione, con la sentenza 934 del 16 maggio 2018.
Naturalmente, la stessa regola vale per la Tasi e gli altri tributi locali. Per il giudice d’ appello la sanzione fiscale va «comminata nella misura massima, per la reiterata omissione da parte contribuente all’ obbligo della dichiarazione. L’ obbligo non può essere surrogato da altre comunicazioni fatte all’ ente ai fini di altri adempimenti e, permane l’ omissione per ogni anno di mancata denuncia». Qualora non venga presentata la dichiarazione Imu, il contribuente commette una violazione che è soggetta a una sanzione che va dal 100 al 200 per cento del tributo dovuto.
Per la Commissione regionale, la reiterata violazione per diverse annualità dà luogo all’ irrogazione della sanzione nella misura massima. Anche il ritardo nell’ adempimento dichiarativo comporta conseguenze negative. Al riguardo, la Cassazione (sentenza 4602/2018) ha chiarito che le denunce di variazione prodotte in ritardo non possono mai avere effetto retroattivo. In particolare, ha stabilito che la riduzione della superficie dell’ immobile, per pagare un importo minore a titolo di tassa sui rifiuti, deve essere dichiarata tempestivamente. Del resto, solo dopo la presentazione della dichiarazione l’ amministrazione comunale può accertare e valutare la fondatezza delle richieste avanzate dall’ interessato.

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