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Più appalti senza gara  

di ANDREA MASCOLINI – Italia Oggi – Martedì, 18 Dicembre 2018

Affidare appalti di servizi e forniture direttamente, senza gara, per importi fino alla soglia di applicazione della normativa europea, cioè fino a 221 mila euro. È questa l’ idea emersa nel vertice di domenica sera sulla Manovra, come misura in grado di rilanciare gli investimenti pubblici. A questa ipotesi aveva peraltro già fatto cenno il vice premier Matteo Salvini ad ottobre durante l’ assemblea dell’ Ance quando dichiarò che a fine novembre sarebbe arrivata la delega per «smontare il codice degli appalti» e per semplificare le procedure attraverso gli affidamenti diretti. Ad oggi l’ affidamento e l’ esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 40 mila euro può avvenire tramite affidamento diretto, o, per i lavori, anche tramite amministrazione diretta di cui all’ articolo 3, comma 1, lettera gggg) del Codice dei contratti pubblici, in conformità all’ articolo 36, comma 2, lettera a) del predetto Codice.

Nel codice si prevede inoltre che i lavori di importo inferiore a 40 mila euro, da realizzare in amministrazione diretta, sono individuati dalla stazione appaltante a cura del responsabile unico del procedimento. A tale riguardo l’ Anac, nelle linee guida n. 4 ha precisato che per affidamenti diretti fino a 20 mila euro «la stazione appaltante ha facoltà di procedere alla stipula del contratto sulla base di un’ apposita autodichiarazione resa dall’ operatore economico dalla quale risulti il possesso dei requisiti di carattere generale di cui all’ articolo 80 del Codice dei contratti pubblici e speciale, ove previsti». Oltre tale importo (fra 20 mila e 40 mila euro) la stazione appaltante deve invece procedere alla preventiva verifica dei requisiti del soggetto affidatario.

La stipula del contratto, secondo l’ Anac, «può avvenire mediante corrispondenza secondo l’ uso del commercio consistente in un apposito scambio di lettere, anche tramite posta elettronica certificata o strumenti analoghi negli Stati membri ovvero tramite piattaforma telematica in caso di acquisto su mercati elettronici». Nell’ ipotesi allo studio e che dovrebbe essere introdotta nella manovra come uno degli emendamenti predisposti dal governo dovrebbe saltare del tutto la procedura concorrenziale fino a 221 mila di importo stimato dell’ appalto: si dovrebbe quindi arrivare, per servizi e forniture, alla scelta diretta dell’ operatore economico.

Dal punto di vista dell’ impatto economico dell’ intervento, servizi e forniture, stando ai dati della quadrimestrale Anac, valgono su base annua circa il 65% del mercato globale (che per il 2017 ammontava a circa 145 miliardi di contratti pubblici, compresi i lavori). L’ importo delle gare affidate per servizi e forniture fino alla soglia europea dei 221 mila sono state circa il 20% del totale, mentre è circa dell’ 80% il numero delle procedure bandite. Si tratta di un importante numero di affidamenti che verrebbero sottratte ad un confronto concorrenziale. Un impatto di non poco conto, ad esempio per i servizi di ingegneria e architettura, vede procedure ad evidenza pubblica con invito ad almeno cinque soggetti, a partire da 40 mila a 100 mila euro, e anche gare nazionali aperte o ristrette fino alla soglia dei 221 mila.

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