Allarme scampato, in parte, per gli asili. Il governo prova a mettere una toppa su una falla normativa del dpcm del 17 maggio, prorogando la sospensione dei servizi educativi per l’ infanzia. Ma il problema potrebbe tornare tra un mese, il 14 luglio, quando scadrà anche questa misura varata con il dpcm dell’ 11 luglio. Se da ieri, infatti, i bambini avrebbero potuto rientrare in classe senza un decreto che stabiliva la chiusura anticipata il 14 giugno. Il nuovo decreto non risolve la questione, ma la ripropone tale e quale tra un mese, sebbene limitata ai soli bimbi degli asili nido.

Per la scuola materna, infatti, l’ anno educativo termina il 30 giugno. Senza un decreto che ne avesse stabilito la chiusura anticipata il 14 giugno, i bambini avrebbero potuto dover rientrare in classe il 15 giugno. Il dpcm del 17 maggio, infatti, stabiliva che dal 18 maggio al 14 giugno, «sono sospesi i servizi educativi per l’ infanzia di cui all’ art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65, e le attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado». Mentre per le scuole primarie e secondarie la misura si traduce, di fatto, permettendo lo svolgimento degli esami di Stato, nella chiusura dell’ anno scolastico entro la data prevista all’ avvio.

Per le materne significava che, dal 15 giugno, scaduto il periodo di validità del dpcm, insegnati, presidi, personale scolastico tutto e bambini dovrebbero riprendere le attività didattiche in presenza a scuola Svista o errore che fosse, ministero dell’ istruzione e governo avrebbero dovuto affrontare e risolvere la questione entro las corsa settimana. Ci ha provato, a tre giorni dalla scadenza del decreto, emanando il nuovo dpcm giovedì scorso.

Senza risolvere, tuttavia, la questione se non per la sola scuola dell’ infanzia, che appunto, termina l’ anno scolastico a fine giugno. L’ ultimo decreto, infatti, proroga la sospensione dei servizi educativi per l’ infanzia solo fino al 14 luglio. Il giorno dopo, mercoledì 15 luglio, i nidi e i servizi educativi 0-3 potrebbe riaprire per gli ultimi 15 giorni di scuola, poiché di solito funzionano fino a fine luglio. Tra un mese, insomma, come nel gioco dell’ oca si ritornerà alla partenza e, come accaduto adesso, occorrerà un nuovo dpcm che sani la situazione.