Inefficaci le delibere che alzano le tasse
Italia Oggi Martedì, 15 Dicembre 2015
Le tasse locali non aumenteranno nel 2016. Anche se gli aumenti sono stati già nel frattempo deliberati da regioni e comuni. Viene infatti sospesa l’ efficacia delle leggi regionali e delle delibere comunali che abbiano disposto incrementi dei tributi e delle addizionali. Con un emendamento alla legge di Stabilità approvato dalla commissione bilancio della camera, il governo ha blindato il blocco delle tasse locali per il 2016. Rispetto all’ originaria previsione che vietava agli enti di aumentare le tasse l’ anno prossimo, ma non metteva al riparo i contribuenti da possibili innalzamenti di aliquote già intervenuti nel 2015, la proposta di modifica che ha ricevuto l’ ok dalla quinta commissione, dispone l’ inefficacia delle manovre locali «al rialzo» intervenute all’ entrata in vigore della legge di Stabilità 2016.
E come diretta conseguenza di questa scelta, viene cancellata la sanatoria delle delibere comunali su tributi, tariffe e addizionali approvate entro il 30 settembre 2015. La decisione dell’ esecutivo di sconfessare la sanatoria introdotta nel passaggio al senato della manovra è stata trasposta in un emendamento che contestualmente conferma la possibilità per i comuni di maggiorare dello 0,8 per mille l’ aliquota Tasi degli immobili non esentati (seconde case e prime case di categoria catastale A1, A8 e A9). Tuttavia, viene eliminata la previsione che condizionava tale aumento al fatto che fosse stato deliberato per il 2015 entro lo scorso 30 settembre e nel rispetto dei vincoli della legge di Stabilità 2014. Per applicare l’ addizionale sarà necessaria un’ espressa nuova delibera da parte del consiglio comunale.
Sempre in materia di fisco sugli immobili si segnala un emendamento della Lega Nord (riformulato dai relatori e approvato ieri in commissione) che consente ai comuni che per il 2015 hanno ridotto l’ aliquota Tasi sull’ abitazione principale, fino all’ azzeramento, di ricevere una quota del Fondo di solidarietà comunale previsto per compensare gli enti locali dopo la soppressione dell’ imposta. In materia di patto di stabilità degno di nota è un emendamento del Pd che, nell’ ambito della disciplina del patto regionale, specifica che gli spazi finanziari ceduti dalla regione agli enti locali del proprio territorio sono assegnati tenendo conto prioritariamente delle richieste avanzate dai comuni con popolazione inferiore a 1.000 abitanti e dai comuni istituiti per fusione a partire dal 2011
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