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Danno erariale per la distribuzione del risultato ai dirigenti in mancanza di obiettivi sulle risorse

V. Giannotti (La Gazzetta degli Enti Locali 16/7/2019)
I giudici contabili hanno stabilito importanti principi in tema di distribuzione delle risorse di risultato ai dirigenti pubblici. In particolare è stata giudicata illegittima l’attività del Nucleo di valutazione che ha incentrato la valutazione dei dirigenti esclusivamente sulle competenze gestionali e sulle capacità organizzative e manageriali dimostrate dai dirigenti con i loro comportamenti, trascurando completamente la valutazione delle competenze gestionali inerenti ai risultati raggiunti su obiettivi specifici quali-quantitativi definiti e concordati tra dirigente ed Ente ad inizio anno. Inoltre, nella valutazione operata non vi è alcuna traccia o riferimento agli obiettivi di risultato o di budget, concreti, raggiungibili, individuali e misurabili, che avrebbero dovuto essere oggetto di specifica negoziazione, così come espressamente previsto dal sistema di misurazione e valutazione della dirigenza. Inoltre, la mancanza di prove documentali da cui avrebbe potuto evincersi i risultati attesi dall’attività dei singoli dirigenti, ulteriori rispetto al diligente svolgimento dei propri compiti inerenti all’incarico di funzione e, la mancata assegnazione del budget correlato sono state giudicate foriere di danno erariale. Queste sono in sintesi le motivazioni della Corte dei conti, Sezione giurisdizionale del Molise, che con la sentenza 11 luglio 2019, n. 22 ha condannato per danno erariale i dirigenti che hanno contribuito alla distribuzione di quelle risorse.

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