Io ho fatto in tempo a vivere l’ ultimo tratto della Legge Comunale e Provinciale, c’era il Comitato Regionale di Controllo, c’ era la Prefettura e il Genio Civile.
E’ vero che i controlli erano rivolti ai singoli atti e quindi non si poteva verificare la bontà del progetto o del programma nel suo insieme e c’ erano distorsioni che andavano corrette, ma una dato era certo: la Corruzione non aveva raggiunto mai livelli cosi indegni come nel tempo attuale.
E’ solo una mancanza di controlli? No, non solo , quando Bassanini vide liquefarsi le amministrazioni comunali del periodo di Mani Pulite ebbe la “genialata anticostituzionale” dello Spoil Sistem e di istituire
il Principio della Separazione dei Poteri, quelli di indirizzo e quelli gestionali, pensando di tenere indenni i politici dalle responsabilità dirette derivanti da procedure di appalti, concessioni, assunzioni, autorizzazioni ecc. ecc.
A dire il vero Le Corti dei Conti hanno da sempre ritenuto che il danno erariale derivasse non solo dall’ esercizio del potere gestionale, ma anche dal potere di sovrintendere al funzionamento degli uffici che si esercita di norma con atti di indirizzi, programmatici e specifici con deliberazioni di Consiglio o di Giunta.
E… la vicenda toscana, sulla nomina dei dirigenti senza laurea, è solo quella più famosa.
Orbene se si vuole iniziare dalle fondamenta occorrerebbe ripristinare alcuni principi costituzionali spazzati via dall’ ultima riforma del Titolo V della Costituzione e in primis rifondare il sistema dei controlli esterni assieme al Principio della separazione dei poteri nella PA tra atti discrezionali di competenza dei politici e atti esecutivi o dovuti di competenza dei dirigenti. Ogni qualvolta sia manifestata una volontà di natura amministrativa discrezionale questa deve derivare da chi ha il potere di scelta, mentre tutti gli atti dovuti per dare esecuzione alle scelte discrezionali devono rientrare nella sfera delle competenze dirigenziali.
Questo era il Principio che ha retto per circa 50 anni le amministrazioni centrali e locali e non generava corruzione perché non esisteva neanche il principio dell’ Indennità a tutti e per tutti. La politica come forma più Alta di Volontariato Civico per la propria Patria da Cincinnato a De Pira è ormai definitivamente tramontata nelle democrazie occidentali e dunque nemmeno i Segretari, che erano i primi consiglieri giuridici a tutela di questi Grandi Volontari, hanno più ragion d’ essere.
La politica dovrebbe essere dunque demandata a Persone che possono mettere a disposizione della collettività tempo e intelletto e non deve essere una Professione, e chi pensa a stipendi e indennità è meglio che stia a casa sua col suo lavoro, se lavora, e se il suo lavoro consente di fare Politica in termini economici e di tempo da offrire e a condizione che non abbia invidia per gli stipendi dei dirigenti,che rischiano a volte casa e famiglia.
Vincenzo Del Giacomo -Segretario del Comune di Carate Brianza-
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