12/12/2017 – Segretari comunali sull’orlo di una crisi

Segretari comunali sull’orlo di una crisi

 

Chi ha lasciato per ‘questioni personali’, chi perché, neanche tanto velatamente, ‘in rotta’ con un’amministrazione comunale poco preparata o troppo ‘invadente’, chi travolto da una valanga di dossier spesso ‘pericolosi’. Lui è il segretario comunale, incarnazione perfetta del direttore di un’orchestra non sempre ‘accordata’: «Certo che i problemi non sono pochi quando si finisce per non suonare all’unisono…». A portarci la significativa metafora è Gabriele Serena, titolare, da oltre quindici anni, di uno studio di consulenza in amministrazione pubblica e già segretario comunale a Riva San Vitale. Riferimento esterno delle Cancellerie di diversi comuni è ‘rattiano’ – come ama definirsi – della prima ora; allievo cioè del noto costituzionalista ticinese Eros Ratti «ma anche di Adelio Scolari e Piergiorgio Mordasini, figure rilevanti nel mio percorso professionale e umano». Sessantatreenne, si occupa della ‘cosa pubblica’ da quando aveva 18 anni.

La categoria dei segretari comunali è sempre più sotto pressione: perché?

È una professione che solo coloro che la esercitano la comprendono a fondo. L’amministrazione comunale è molto cambiata negli anni così come la professione è notevolmente mutata. Un tempo l’approccio e le aspettative della politica, dei cittadini e dell’utenza erano diverse.

Cosa ha comportato il cambiamento della società per questa funzione?

Ciò ha determinato il fatto che se una volta la funzione di segretario era un po’ nascosta dal punto di vista pubblico ma performante nei rapporti interpersonali con i cittadini del proprio comune, ora il ricambio, anche continuo, di popolazione e di identità di un paese nonché una visione diversa del fare politica lo porta a doversi esporre maggiormente. La gestione di un comune è diventata complicata e ciò esige da parte del segretario un impegno ‘generalista’. L’aspettativa della politica e della cittadinanza è alta, non puoi permetterti di sbagliare nulla.

Un ruolo mutatosi fortemente…

Il segretario è confrontato sempre più con l’aspetto, delicato, della gestione delle risorse umane. Non solo, i compiti che hanno assunto i Comuni sono infinitamente maggiori rispetto a solo dieci anni fa; il Cantone oltre a riversarvi oneri dal punto di vista economico ha riversato anche molti altri compiti. Così il mestiere di segretario comunale ti porta in un solo giorno a toccare infiniti temi e questioni: dal preventivo al realizzare le strade, dai contributi di miglioria ai concorsi. Si è fatto un lavoro talmente difficile e di sacrificio! Un bravo segretario non deve perciò guardare l’orologio, ma deve essere performante e credibile. È un mestiere che impari con gli anni, soprattutto se hai passione e umiltà di riconoscere che c’è sempre qualcosa da imparare.

E il segretario sta nel mezzo…

I rapporti interpersonali con la politica, con i Municipi, i consiglieri comunali, sono decisamente cambiati. Un Comune se ben amministrato deve contare su un buon feeling fra sindaco, municipali e segretario comunale. Sempre più invece abbiamo Consigli comunali litigiosi e ciò provoca esasperazione. Tendenzialmente oggi la politica è portata a criticare più che a costruire.

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