12/02/2020 – Lettera aperta al Presidente della Autorità Nazionale Anticorruzione

Lettera aperta al Presidente della Autorità Nazionale Anticorruzione
 
Egregio Presidente,
prima l’incredulità poi un senso di smarrimento e poi la rabbia hanno colto chi ha visto pubblicata la Delibera n.  213 del 4 marzo 2020 di ANAC.
L’Autorità ricorda agli OIV e alle relative strutture di supporto, gli obblighi da assolvere entro il 31 marzo 2020, di controllo sugli adempimenti di pubblicazione da parte degli enti secondo il dettato dell’art. 14 c. 4° lettera g) del d.lgs. 150/2009.
Come se dopo il devastante bombardamento alleato dell’agosto ’43 su Milano un ineffabile ufficio centrale per la tutela del decoro avesse ricordato agli amministratori dei palazzi bombardati l’obbligo di mantenere ben curati e innaffiati i gerani sui davanzali e sui balconi.
E’ sconfortante l’estraneità al Paese di una Istituzione che adotta, e soprattutto diffonde ora, una delibera del genere (e si badi bene, con ampio spazio dedicato a vigilanza e controlli!) evidentemente ignorando quello che accade nelle migliaia di Comuni italiani specialmente del NORD, con dirigenti e sindaci in prima linea, insonni da giorni.
Eppure si tratta di una Autorità che gode della nostra fiducia perchè ha un ruolo di garanzia di indiscutibile importanza in questo Paese e da cui discende, o dovrebbe discendere, una assoluta autorevolezza.
Con questo infortunio ANAC ha prima di tutto nuociuto a sé stessa e alla propria autorevolezza e dunque il pensiero non può non andare alla ironica saggezza contenuta nel piccolo capolavoro di Carlo M.
Cipolla “Le leggi fondamentali della stupidità umana”: la stupidità si manifesta nelle azioni di chi creando, col proprio agire, un danno o un disagio agli altri, non solo non ne trae vantaggio ma danneggia anche sè stesso.
 
Daniele Perotti – Segretario generale a r.

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