09/12/2020 – Recovery Plan, dieci miliardi alla Pa digitale, solo 9 alla sanità

Ci saranno 10,1 miliardi per la digitalizzazione della Pa, ma solo 9 per il piano sanità. La prima ripartizione delle risorse fra i 17 cluster individuati dal governo non mancherà di creare tensioni nel governo e polemiche fuori. La voce destinata alla innovazione della Pa già ieri ha scatenato dubbi in molti ministeri tanto più che il progetto di modernizzazione della Pa per ora comprende le solite vaghezze.

 

Il piano nazionale di ripresa e resilienza

 

Fra le grandi voci ci sono 27,7 miliardi per le infrastrutture di mobilità, 40,1 per la transizione energetica e la riqualificazione degli edifici, 35 per la digitalizzazione 4.0, 19,2 miliardi all’istruzione e alla ricerca, 17,1 alla parità di genere, alle politiche del lavoro per i giovani, alla coesione territoriale, al terzo settore. E solo 9 alla salute, appunto.

 

Secondo la bozza del piano «Next generation» la missione Salute, distribuisce i 9 miliardi su 5 progetti e tra questi ce ne sono alcuni che avrebbero sicuramente bisogno di più risorse: dalla creazione di case e ospedali di comunità sul territorio per non concentrare tutto sugli ospedali con l’avvio della telemedicina a casa del paziente alla ristrutturazione delle residenze per anziani oggi nel mirino perché epicentro di molti focolai di Covid fino all’ammodernamento complessivo del parco tecnologico degli ospedali (tac, risonanze, ecc.).

QUI LA PRIMA BOZZA DEL PNRR

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