Dal sito BlOgLIVERI le considerazioni di Luigi Oliveri

La riforma Madia del lavoro pubblico è stata troppe volte propagandata come “epocale” o “coperinicana”.

Leggendo le norme del d.lgs 165/2001 coordinate con le modifiche ad esso apportate dal d.lgs 75/2017, ci si rende conto, invece, di quanto limitato e scadente sia l’intervento riformatore.

La parte più ampia dell’intervento riguarda le sanzioni disciplinari. Tema, per carità, utile ed interessante, soprattutto se si intende ottenere attenzione dai media, ma che un datore di lavoro si limiterebbe a gestire a partire da quanto previsto dal codice civile e mediante la contrattazione. Dal 2009 ad oggi, ben 8 anni, invece la questione delle sanzioni disciplinari sembra il tema dei temi di ogni riforma e la materia è continuamente investita da pensamenti e ripensamenti, sugli organi competenti, sui tempi (avevano detto che si abbreviavano, e invece si allungano), sui rapporti col processo penale.

In questo ambito, considerare “epocale” il passaggio all’Inps delle competenze per le verifiche delle malattie dei dipendenti pubblici, appare uno sforzo enorme, sul piano tecnico, anche se, sul piano mediatico, questa inezia appare essere chissà quale rivoluzione.

Anche la strombazzata valorizzazione della contrattazione, se si guarda bene ai vincoli che la legge continua a frapporre (c’è da dire, molto opportunamente) alla possibilità dei contratti di derogare alla fonte normativa, è sostanzialmente apparenza.

I temi degli incarichi e collaborazioni e del lavoro flessibile sono rimestati per l’ennesima volta, con norme sempre simili, ma sempre un po’ diverse, mentre la sospirata armonizzazione tra regole del lavoro pubblico e privato resta una chimera.

Anzi, con la riforma all’articolo 63 del d.lgs 165/2001 l’armonizzazione viene una volta e per sempre resa impossibile, dal momento che per i dipendenti pubblici, superando le (inaccettabili) incertezze della Cassazione sul tema, viene reintrodotta la “reintegra”, negata, invece ai lavoratori del privato prima dalla riforma Fornero, poi dal Jobs Act.

segue il testo del TUPI con evidenziate le modifiche

http://luigioliveri.blogspot.it/2017/06/dlgs-1652001-coordinato-col-dlgs-752017.html

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