tratto da federalismi.it

NUMERO 9 – 08/05/2019 – dI UMBERTO RONGA

Tentativi di prevenzione della corruzione politica. Utilità e profili critici della legge 9 gennaio 2019, n. 3

La legge 9 gennaio 2019, n. 3, denominata – con una formula evocativa e, invero, non estranea a una certa «enfasi retorica»– come «Spazzacorrotti», reca disposizioni, tra l’altro, «in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici». Specificamente, tali materie sono disciplinate nei commi 11-28, dell’articolo 1, della citata legge, che è formata da un articolo e da 30 commi; profilo di tecnica legislativa, quest’ultimo, che meriterebbe di essere indagato – forse ancor prima dei contenuti del provvedimento – nel contesto più ampio di un’analisi sui temi della qualità della legislazione e delle, sempre meno considerate, regole di drafting normativo. Quanto ai contenuti, vengono in rilievo molteplici profili, alcuni dei quali offrono spunti di primario interesse per l’osservazione costituzionalistica. Prima di entrare nel merito degli stessi, appare utile compiere qualche notazione, benché minima, di carattere introduttivo, per comprendere il contesto in cui si colloca questo intervento, soprattutto per quel che riguarda alcune delle principali materie oggetto di interesse; per citarne soltanto due: il finanziamento della politica e le regole di trasparenza… (segue)

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