tratto da Il Sole 24 Ore - 08 Aprile 2020
Si esce solo per validi motivi Controlli anche con l’esercito
di Maurizio Caprino
Il Sole 24 Ore – 08 Aprile 2020
Saranno vacanze pasquali in casa. Ufficialmente sarà così fino al 13 aprile, ma è probabile che si vada avanti fino a maggio. Previsioni dettagliate non se ne possono fare. Ma una cosa è certa, però: per chi esce di casa senza un valido motivo non sarà facile eludere i controlli. i divieti Decreto dopo decreto, il quadro delle limitazioni alla mobilità valide in tutta Italia almeno fino al 13 aprile (salvo inasprimenti decisi d’ urgenza) è questo: vietati tutti gli spostamenti delle persone che non abbiano motivazioni di salute, lavoro o necessità non rinviabili (come fare la spesa per generi di prima necessità), il tutto da autocertificare per iscritto, portando da casa il modulo uficiale o compilandone uno fornito dall’ agente); obbligo di restare nel comune in cui ci si trova (tranne che per salute, lavoro o necessità), con divieto anche di rientrare nel proprio domicilio, abitazione o residenza; blocco delle manifestazioni pubbliche, culturali, ludiche o sportive; chiusura di scuole e università (si veda anche a pagina 13); chiusura di bar, ristoranti, pub, parrucchieri e centri estetici. In ogni caso, sono vietati gli assembramenti e ognuno deve mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone. Anche in situazioni cui solitamente si bada poco, come per esempio in auto (ammesso peraltro che si sia in grado di dimostrare che lo spostamento è necessario anche per le altre persone a bordo).
Una prassi in deroga si segue sui pochi aerei rimasti in attività: si occupano tutti i posti ma ci si deve portare da casa una mascherina. Regioni e Comuni possono emanare disposizioni più restrittive, come spesso hanno fatto. Ma rispettando i loro ambiti (si veda l’ articolo sotto). Le sanzioni sono perlopiù amministrative (si veda a pagina 10). insoliti controlli Già le scorse settimane hanno mostrato ciò che di solito in Italia non si vede: un’ alta probabilità di essere fermati dalle forze dell’ ordine. Con un traffico calato fino all’ 80%, si riesce a fare controlli a tappeto di fatto impossibili nel normale caos italiano. Le maglie si stringeranno ancor più per le vacanze di Pasqua e le feste di fine aprile: è stato annunciato un aumento dei controlli, in particolare su autostrade e superstrade.
Dove il traffico comunque minore del solito consente “retate” che -a parte operazioni notturne più recenti – non si vedevano dall’ epoca del terrorismo politico, gli anni Settanta: si deviano tutti i veicoli in un’ area di servizio e si controllano i documenti di tutti. Usando più severità di quella vista nelle scorse settimane: gli agenti sanno che probabilmente hanno davanti semplici vacanzieri e non quegli operai che a a fine marzo hanno perso il lavoro al Nord con la chiusura dei cantieri e tornavano a casa al Sud per avere un tetto sulla testa. le forze in campo Per i controlli verranno utilizzati, specie nei centri abitati, anche i droni.
Servono soprattutto per monitorare la situazione e indirizzare le pattuglie dove c’ è bisogno. Sono stati autorizzati a usare i droni anche i corpi di polizia locale, ma con l’ obbligo di coordinarsi con i prefetti per evitare sovrapposizioni con i corpi statali. Quello delle polizie locali è diventato un caso politico il 26 marzo, con l’ entrata in vigore del Dl 19/2020: l’ articolo 4 affida i controlli alle «forze di polizia», definizione che per legge (la 121/1981) spetta solo ai corpi statali. Ma alcune circolari hanno riconosciuto il ruolo di quelli locali (più noti come vigili urbani). I prefetti possono schierare anche l’ esercito, con compiti di pubblica sicurezza (quindi possono fermare per controlli ed eventualmente arrestare qualcuno mentre commette un reato per il quale è previsto l’ arresto).
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