Ora che l’ultima chance pare svanire
Qualcuno sperava fortemente in qualche “dimenticanza” del governo e quindi nel fatto che, complice il referendum d’autunno (sul quale puntiamo tutti per il NO e sulla conseguente caduta del Governo… Ma chissà?), la delega sulla dirigenza sarebbe rimasta inadempiuta.
Nelle scorse settimane ci si era convinti che un piccolo ma decisivo sassolino nell’ingranaggio, altrimenti inarrestabile, della riforma potesse essere costituito dalla questione di legittimità costituzionale sollevata, sulla materia, da una regione.
Invece il governo è ben determinato ed ormai mancano pochi giorni perché il decreto attuativo venga sfornato da Palazzo Chigi.
L’articolo di Salvia di ieri appare, allora, come il fuoco di “preparazione” che le artiglierie eseguivano per squassare le linee nemiche e preparare l’assalto delle fanterie.
Salvia ci anticipa la ratio del decreto delegato? Perché quella attenzione quasi morbosa per i segretari comunali? Sempre e solo loro i reprobi?
C’è qualcosa di assurdo, surreale, stupidamente iniquo, incredibilmente persecutorio in questa nostra vicenda…
I più tra noi sgobbano e sbuffano tra mille insidie; si guadagnano il pane con vero sudore della fronte; guadagnano mediamente meno, sensibilmente meno, dei dirigenti ministeriali, pur lavorando in condizioni decisamente più gravose e pericolose.
Ma questo lato oscuro della nostra vicenda lavorativa nessuno ha mai provato a rappresentarlo, prevalendo invece la retorica del civil servant e l’esaltazione dei pochi furbastri che negli anni scorsi hanno sgraffignato qualche lucrosa direzione generale, magari poco prima di spiccare il volo verso altri lidi più interessanti ….
Per noi il porgere l’altra guancia non è stato mai un imperativo etico quanto una irrefrenabile pulsione masochistica.
Così, mentre quasi tutti siamo ormai affogati nella me… il governo, le istituzioni ed i media hanno preso a considerarci e continuano a considerarci come il cancro della PA che va estirpato; una casta che va debellata; un gruppo di potere che va smantellato o, quando non è così, un manipolo di sfaccendati che va messo in riga.
Ora che l’ultima chance (la dimenticanza del governo) sembra svanire, non resta che l’ultima risorsa, l’ultimo appello, l’ultima possibilità, l’ultima carta; quella che mai abbiamo osato giocare: noi stessi; il nostro impegno…. Altrimenti sarà definitivamente il baratro.
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