un articolo di di Vincenzo Giannotti - Dirigente Settore Gestione Risorse (Umane e Finanziarie) del Comune di Frosinone - tratto da Azienditalia - Il Personale 8-9/2016

“La magistratura contabile e quella penale si stanno occupando sempre di più della correttezza, da parte del dipendente pubblico, ad un utilizzo consono dei beni che l’ente a lui assegna in dotazione in ragione del suo servizio. In particolare, sia i magistrati contabili che quelli penali, hanno ultimamente emesso alcune sentenze avuto riguardo ad un utilizzo non appropriato della postazione informatica, dell’uso del telefono di ufficio, del non corretto uso della vettura di servizio e, infine, dell’utilizzo del fax dell’ufficio per fini privati. I casi posti all’attenzione del lettore possono sicuramente essere annoverati tra quelli eccezionali, ma sono sicuramente sintomatici di una progressiva restrizione operata dai magistrati su un utilizzo non adeguato dei beni dati in uso al dipendente pubblico e delle conseguenze cui lo stesso dipendente va incontro in caso di una loro utilizzazione non conforme. I danni erariali o una possibile condanna per peculato o abuso di ufficio, dovrebbero condurre a far riflettere in modo profondo circa la necessaria accuratezza nell’uso dei beni dell’ente dati in dotazione al dipendente pubblico in ragione del suo servizio istituzionale.”

 

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