tratto da self-entilocali.it
Lombardia, del. n. 37 – Appalti: incentivi tecnici per l’ente capofila della CUC
Pubblicato il 7 aprile 2020

Il sindaco di un comune, capofila di una centrale unica di committenza (CUC) costituita da più enti, ha formulato una richiesta di parere circa l’applicazione dell’art. 113, co. 5 del d. lgs. 50/2016, e in particolare, se nel caso di una concessione di servizi sia corretto che il comune associato corrisponda l’incentivo tecnico del 25% all’ente capofila, e se nel caso di appalti con valore inferiore a 500.000 il comune associato possa liquidare l’incentivo di cui al predetto articolo in favore dell’ente capofila della CUC, affinché possa girarlo al proprio personale.
I magistrati contabili della Lombardia, con la deliberazione 37/2020, pubblicata sul sito della sezione regionale di controllo il 30 marzo, hanno sottolineato come l’art. 113, co. 5 del d. lgs. 50/2016 individui la facoltà del legislatore di accantonare, per i singoli appalti di lavori, servizi e forniture, una quota per incentivi non superiore al 2%, di cui una frazione non superiore al 25% può essere riconosciuta alla centrale unica di committenza. Il Collegio ha tuttavia evidenziato come, alla luce del predetto articolo, i contratti di concessione non si configurino come ambito incentivabile, rilevando che i compensi incentivanti sono erogabili, in caso di appalti di servizi o forniture, solo nel caso di nomina di un direttore dell’esecuzione, in conformità con le Linee Guida ANAC n. 3 di attuazione del d. lgs. 50/2016, negli appalti di forniture e servizi di importo superiore a 500.000 euro ovvero di particolare complessità. Tale prescrizione si applica anche nel caso di incentivo tecnico di cui al comma 5 dell’articolo 113 da riconoscere all’ente capofila della CUC.

Nessun tag inserito.

Torna in alto