Sono 896 le istanze pervenute da parte dei Comuni con meno di 5mila abitanti per accedere al fondo da 30 milioni di euro annui istituito dal decreto legge 152/2021 per contribuire alla copertura delle assunzioni di personale a tempo determinato necessarie alla realizzazione dei progetti del Pnrr.
A gennaio, per dare tempestiva attuazione alla norma, il Dipartimento della Funzione pubblica ha promosso la costituzione di un apposito tavolo tecnico di coordinamento – alla presenza dei rappresentanti del ministero dell’Economia-Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato e del ministero dell’Interno, aperto nelle ultime riunioni anche ad Anci e a Formez PA – che ha definito i criteri di assegnazione dei contributi e l’iter per l’erogazione delle risorse.
Per la rilevazione dei fabbisogni e la gestione delle domande è stata realizzata dal Dipartimento della Funzione pubblica, con il supporto di Formez PA, una piattaforma web dedicata, accessibile dal sito https://www.lavoropubblico.gov.it. A seguito della chiusura del bando, aperto dal 2 al 31 maggio, sono pervenute 896 istanze, per regolarizzare le quali è stato richiesto di trasmettere, tramite Pec, la ricevuta di presentazione della domanda rilasciata dall’applicativo. Hanno ottemperato 751 Comuni.
È in corso l’istruttoria per verificare che le amministrazioni siano effettivamente soggetti attuatori di progetti Pnrr: finora 512 hanno già trasmesso la documentazione relativa. Le altre sono state sollecitate a provvedere nel più breve tempo possibile.
Subito dopo la conclusione di questa fase, sarà messo a punto il Dpcm di riparto del fondo. Un concreto aiuto – in aggiunta agli interventi del Governo Draghi, su impulso del ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, volti a rafforzare la capacità amministrativa, in particolare degli enti locali – per permettere ai piccoli Comuni, che amministrano il 54% del territorio nazionale, di affrontare le sfide del futuro con competenze adeguate.
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