tratto da Italia Oggi Sette - 04 Marzo 2019

Polizia locale, l’agente stressato perde il porto della pistola  

di STEFANO MANZELLI – Italia Oggi Sette – 04 Marzo 2019

L’ operatore di polizia locale che richiede la verifica dello stress lavoro-correlato non può lagnarsi se a seguito della certificazione medica di non idoneità temporanea alla mansione scatta anche la revoca della qualifica di pubblica sicurezza. E il ritiro temporaneo dell’ arma fino alla completa guarigione. Lo ha chiarito il Tar Veneto, sez. I, con la sentenza n. 197 del 15 febbraio 2019. Un agente di polizia municipale ha richiesto una visita ottenendo una certificazione di temporanea inidoneità alla mansione. All’ esito di questa verifica sanitaria il comandante ha ritirato l’ arma all’ agente e ha informato la prefettura.

Che ha adottato un provvedimento di revoca della qualifica di agente di pubblica sicurezza. Contro questo provvedimento l’ interessato ha proposto censure al collegio ma senza successo. Anche se l’ art. 5 della legge n. 65/1986 elenca tassativamente i requisiti richiesti per il rilascio e il mantenimento della qualifica di ps a parere del collegio l’ autorità prefettizia conserva ampia discrezionalità in materia. E se un operatore non risulta idoneo al maneggio delle armi deve intervenire prontamente a tutela della sicurezza e dell’ incolumità pubblica.

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