04/09/2016 – Ricciardi sulle polemiche per il corso organizzato dall’Unione

Alfredo Ricciardi

Le polemiche sul Corso promosso dalle Unioni della Lombardia e della Toscana purtroppo mostrano il peggio che c’è nelle divisioni che abbiamo all’interno della categoria. Insulti si mischiano a censure di rappresentanti di altri sindacati che bene farebbero viceversa ad essere più prudenti e rispettosi nel commentare cosa fa una Organizzazione Sindacale, e meno male che ogni tanto c’è anche qualche commento più educato, di dissenso o di condivisione, non è importante, ma almeno educato. 

Detto questo vorrei chiarire alcune cose, perché poi al di là della forma conta il merito di quello che si fa.

E cosa hanno fatto le Unioni della Lombardia e della Toscana? Questo che ora ricapitolo. 

Dopo la approvazione della Legge Delega i rispettivi segretari regionali e le loro segreterie hanno ragionato sul futuro, e si sono detti: ok c’è un decreto attuativo che dovrà venire e che si spera possa individuare requisiti professionali per la figura del Dirigente Apicale che sostituirà il Segretario, ma nel frattempo è chiaro che, anche se per 3 anni ci sarà il regime transitorio che ci garantisce, la sfida di riuscire a continuare ad essere anche dopo sempre noi a svolgere quelle funzioni, senza essere soppiantati da altri, è legata anche al vantare competenze e formazione che gli altri dirigenti non hanno. E a questo punto fare sindacato non significa anche porsi il problema di individuare percorsi formativi per consentire ai segretari di continuare anche in futuro appunto ad avere titoli e competenze migliori degli altri?

Cosa fare, visto che la formazione nazionale è sempre in ritardo? Come essere all’avanguardia? 

Proviamo ad offrire noi, come sindacato, quella formazione di livello che ancora manca. 

In questo senso Lombardia e Toscana hanno contattato la Bocconi e hanno chiesto se fosse interessata ad organizzare un Corso di Perfezionamento che andasse in quella direzione. 

Quando mi hanno sottoposto l’iniziativa gli ho detto due cose: bravi, siete giovani (sono giovani, sia Francesco Bergamelli che Giuseppe Zaccara, e sono orgoglioso che dei giovani si siano presi la responsabilità e l’impegno di guidare due unioni così importanti) eppure avete subito pensato ad una cosa nuova. E la seconda cosa che gli detto è stata: attenti però, la categoria potrebbe non capire il senso di quello che volete offrirgli. 

Poi è passato tempo, il lavoro di negoziazione con la Bocconi è andato avanti, tanto hanno fatto e detto Francesco e Giuseppe che hanno letteralmente strappato un prezzo incredibilmente basso a tutto favore dei Segretari, e tanto hanno fatto e detto che le Unioni non ci hanno messo un euro che sia uno. Il costo basso riservato ai Segretari è solo frutto della capacità di persuasione che loro hanno saputo impiegare per far comprendere, a chi in Università decideva se accogliere o meno la proposta e a che condizioni, come fosse utile e importante per la stessa Bocconi offrire un percorso formativo nell’ottica della riforma.

E naturalmente in questo percorso non è che con Bocconi si potesse rimanere così amichevolmente in parola senza definire uno straccio di date, di calendario per iniziare a raccogliere le domande, per poi fare la presentazione del Corso, per poi inziarlo etc etc. Se si fa una cosa come questa viene calendarizzata e programmata per tempo, e volendo offrire questo Master già entro questo anno da tempo era previsto di cominciare a raccogliere le domande entro fine agosto inizio settembre. 

Quindi in definitiva che hanno fatto le Unioni della Lombardia e della Toscana? Si sono impegnate per offre ai loro Segretari un Corso di Perfezionamento di alto livello a costi bassi che fosse, già nell’ottica della riforma, spendibile per garantire ai Segretari quella qualificazione professionale che ci aiuterà a vincere la concorrenza con gli altri dirigenti.

È una iniziativa brutta? Censurabile? Non pare proprio!

Peccato che abbia avuto la sfortuna di uscire subito dopo la pubblicazione della prima versione del Decreto legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri. E peccato che il Decreto sia.. per usare un eufemismo.. lontano, molto lontano dall’essere accettabile per noi Segretari, non mantenendo le promesse che erano implicitamente contenute nella legge delega.

Quindi il Decreto all’Unione NON piace, NON ci va bene, NON ne condividiamo molti contenuti, e ci stiamo preparando a contrastarlo in tutti i modi necessari.

Ma se mentre esce questo deludente ed inaccettabile Decreto esce anche l’avviso del Corso in Bocconi.. ecco che parte la sparata (di alcuni ) contro una iniziativa che invece voleva e vuole essere una opportunità per i Segretari, e francamente direi che non solo vuole esserlo, lo è. 

Ora quanto ai criteri di selezione, il corso è aperto a TUTTI segretari, iscritti o no all’Unione, e di tutte regioni. Ma visto il numero limitato di posti, che un Master promosso dalle Unioni della Lombardia e della Toscana riservi più punteggio agli iscritti di quelle regioni mi pare comprensibile. Sarebbe sbagliato escludere qualcuno, ma nel caso che le domande siano più dei posti, mi pare un criterio preferenziale comprensibile.

Ma no, non va bene.

Non va bene offrire alla categoria un Corso di Perfezionamento a prezzi scontati. 

Non va bene che il Sindacato non ci abbia messo un euro.

Non va bene che sia di alto livello.

Non va bene che sia ovviamente riservato solo ai Segretari.

Non va bene.

Sapete che c’è? Lo penso anche io che non va bene. Ma per un’altra ragione: NON VA BENE CHE NON POSSANO FARLO TUTTI, QUESTA A ME PARE L’UNICA COSA CHE NON VA BENE. 

E difatti il nostro impegno è che questa cosa sia di stimolo perché una formazione di alto livello venga poi offerta a tutti, e con soldi pubblici. 

Ma forse, piuttosto, non va bene.

Care cose.

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