tratto da Italia Oggi - 03 Aprile 2019

Entrate locali, sanatoria a 360°

di FRANCESCO CERISANO – Italia Oggi – 03 Aprile 2019

Riapertura ed estensione della definizione agevolata dei tributi locali non riscossi dagli enti tramite ingiunzione fiscale. Comuni, regioni, province e città metropolitane avranno 60 giorni di tempo per approvare le delibere di adesione alla sanatoria che consentirà ai contribuenti di non pagare sanzioni sulle ingiunzioni notificate dal 2000 al 2017 dagli stessi enti locali e dai concessionari della riscossione privati. La sanatoria riguarderà Imu, Tasi, Tari, bollo auto, Ipt, ma non sarà limitata alle sole entrate tributarie, in quanto riguarderà tutte le tipologie di entrate, estendendosi quindi anche a multe stradali, canoni e tariffe. L’ ultima bozza del decreto legge crescita ripropone i meccanismi di definizione agevolata già sperimentati nel 2016 e nel 2017 che hanno consentito, seppur in tempi stretti (prima 4 e poi 5 rate) di chiudere i conti con il fisco locale senza sanzioni per tutte le ingiunzioni notificate dal 2000 al 2017.

La bozza del decreto crescita, atteso in questa settimana sul tavolo del consiglio dei ministri, affida agli enti la scelta del numero di rate e della relativa scadenza, ponendo solo una deadline da non superare: il 30 settembre 2021. Sempre con delibera del consiglio (che entro 30 giorni dall’ adozione dovrà essere pubblicata sul sito internet istituzionale) gli enti dovranno anche definire: – le modalità con cui il debitore potrà manifestare la sua volontà di aderire alla definizione agevolata; – i termini per la presentazione dell’ istanza con l’ indicazione del numero di rate; – il termine entro cui il singolo ente territoriale o il concessionario della riscossione dovrà comunicare l’ ammontare complessivo delle somme dovute, quello delle singole rate e la relativa scadenza.

A seguito della presentazione dell’ istanza saranno sospesi i termini di prescrizione e decadenza per il recupero delle somme. In caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento dell’ unica rata, o di una delle rate in cui è stato ripartito il debito, la sanatoria non avrà effetto e riprenderanno a decorrere gli ordinari termini di prescrizione e decadenza. La norma contenuta nella bozza del decreto crescita amplia il perimetro della sanatoria già prevista nel dl fiscale (n.119/2018) che ha consentito agli enti di aderire alla definizione agevolata, oltre che delle liti pendenti, anche dei tributi riscossi tramite ruolo da Agenzia delle entrate-Riscossione. Ora la definizione agevolata si estenderà anche alle ingiunzioni, venendo incontro alle richieste dei comuni che riscuotono in proprio o attraverso concessionari privati (circa il 40% del totale). Imu sui beni strumentali.

La bozza di decreto crescita incrementa ulteriormente la deducibilità (dal reddito di impresa e di lavoro autonomo) dell’ Imu sugli immobili strumentali, già portata al 40% dalla legge di bilancio 2019. La soglia di deducibilità salirà al 50% per il 2019 (periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018), per poi attestarsi al 60% dall’ anno di imposta 2020. Assunzioni nelle regioni e negli enti locali. Nel decreto ha trovato posto anche lo sblocco delle assunzioni nelle regioni e negli enti locali finalizzate ad accelerare gli investimenti pubblici, la mitigazione del rischio idrogeologico e ambientale e la manutenzione di scuole, strade e opere infrastrutturali. Spetterà a successivi decreti, da approvare rispettivamente in conferenza stato-regioni e stato-città, l’ individuazione delle fasce demografiche e delle percentuali massime di incremento del personale per le regioni e i comuni.

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