Il saluto del segretario comunale che lascia dopo 16 anni per collocamento a riposo
Al Sindaco e agli Amministratori
Ai dipendenti, funzionari e dirigenti
del Comune di Rimini
Fra pochi giorni, dopo più di 16 anni di servizio, lascerò, per collocamento a riposo, il mio lavoro presso il Comune di Rimini.
E’ stato un lungo periodo, molto più lungo di quanto normalmente non avvenga per chi riveste il ruolo di segretario comunale: ho visto andar via e arrivare molti dipendenti, molti amministratori, ho visto crescere nuove professionalità e ho vissuto con molti di voi i cambiamenti di un tempo difficile e sfidante per la Pubblica Amministrazione.
Questa lunga permanenza presso il Comune di Rimini è stata, al tempo stesso, causa e conseguenza di un profondo sentimento di radicamento e adesione, non solo professionale, ma anche, mi sentirei di dire, “affettivo”, che mi ha accompagnato in tutti questi anni e mi ha fatto sentire il Comune come qualcosa di profondamente e intimamente legato, con un vincolo di appartenenza, alla mia vita e, ripeto, non solo a quella professionale.
Quando mi riferivo al Comune mi è sempre venuto spontaneo parlare di “noi”: non ho mai pensato al Comune solo come ad un datore di lavoro, nei confronti del quale si ha semplicemente il dovere di prestare la propria opera e il diritto di essere compensati, ma come a un’istituzione “pubblica”, che offre la possibilità di dare il proprio contributo ad un interesse collettivo, interpretato al di là delle contingenze storiche, e chiede a tutti coloro che ne sono parte una partecipazione condivisa e responsabile. In più, il fatto di essere il “segretario comunale”, con tutto quanto questa funzione comporta, mi ha costantemente e intensamente fatto sentire il significato della responsabilità, propria di questo ruolo, verso l’Ente, verso i cittadini, verso i dipendenti e verso gli amministratori.
So, e ne sono certa perché è inevitabile, che al di là dell’impegno e delle migliori intenzioni, ciascuno di voi ha un lungo elenco di cose che avrei potuto fare di più e meglio; così come penso che il lungo servizio presso il Comune, se, da un lato, mi ha fatto maturare una profonda esperienza delle vicende che in questi anni hanno interessato il Comune ( potrei dire che mi ha fatto diventare quasi “portatrice di una memoria storica”) dall’altro ha, naturalmente, condotto a dei deficit di innovatività e a cristallizzazioni che andranno sicuramente superate. E’ per questo che sono convinta che il cambiamento, dopo così tanti anni, non potrà che far bene al Comune e a tutti voi e vi auguro di poterlo sperimentare con entusiasmo e partecipazione.
Sono profondamente e sinceramente riconoscente al Comune di Rimini e a tutti coloro, amministratori e dipendenti, con i quali ho lavorato per le occasioni di crescita, confronto, studio, per le tantissime persone “per bene”, colte, preparate, impegnate e generose con le quali ho avuto la fortuna di collaborare.
Certo, per stare lontani dalla retorica degli addii, non dimentico che dialettiche accese e scontri non sono mancati, ma anche questo era inevitabile e fisiologico.
Non posso elencare tutte, distintamente, le persone che vorrei singolarmente ringraziare e salutare perché sarebbero troppe, ma non posso non fare un accenno specifico ai due vice segretari che ho incontrato sulla mia strada: il primo perché con spirito di lealtà mi ha introdotto in un’organizzazione complessa e difficile, il secondo perché, con altrettanta lealtà e generosità e con l’energia che gli deriva dalla giovinezza e dalla grande competenza, mi ha costantemente assistito nella fase, forse più difficile, di questa esperienza lavorativa.
Ringrazio gli Amministratori, Sindaci , Assessori e Consiglieri, per la fiducia che mi hanno sempre accordato e per avermi dato la possibilità di cogliere l’onore di lavorare per il Comune di Rimini.
Grazie, buona fortuna e buon lavoro a tutti
Laura Chiodarelli
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