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Tetti al fondo accessorio, la Ragioneria chiede di distinguere dirigenti e personale

di Gianluca Bertagna e Salvatore Cicala
La mancata attuazione, a seguito dell’esito del referendum del 4 dicembre 2016, del processo di riforma delle Province avviata con la legge Delrio ha generato una condizione di incertezza sia nella prospettiva del riassetto dei livelli di governo locale, sia nella gestione della situazione esistente. Situazione di caos, quella vissuta oggi da Province e Città metropolitane, che si ripercuote anche sugli aspetti più strettamente legati alla gestione del personale. Per questo motivo l’Unione delle Province d’Italia (Upi) si è fatta promotrice della formulazione di un’articolata richiesta di parere alla Ragioneria generale dello Stato con lo scopo di ottenere alcuni chiarimenti sulla corretta applicazione delle norme legislative e contrattuali che disciplinano i fondi per il salario accessorio. Le risposte della Ragioneria generale dello Stato sono contenute nella nota protocollo n. 169507/2019.

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