Tratto da La Rivista del Sindaco Autore Manuel Casoni

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legge 28 ottobre 2020 n. 137, c.d. “decreto Ristori”, che prevede un notevole stanziamento di risorse economiche, dirette al ristoro delle attività produttive interessate dai recenti provvedimenti restrittivi emanati dal Governo. 

Il provvedimento introduce ulteriori misure di sostegno nei confronti delle attività economiche che sono state interessate direttamente o indirettamente, dalle restrizioni imposte a tutela della salute pubblica, dall’ultimo D.P.C.M., nonché a sostegno dei lavoratori impiegati in tali attività. Infatti, in precedenza, il D.P.C.M. 24 ottobre, al fine di contenere la crescita continua dei contagi da Covid19, aveva fissato la chiusura anticipata alle ore 18.00 di numerosi locali, quali bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, nonché disposto la chiusura dei cinema, dei teatri, delle palestre. 

In particolare, il “decreto Ristori” prevede la corresponsione di contributi a fondo perduto nei confronti dei soggetti che alla data del 25 ottobre 2020 risultano titolari di partita Iva attiva, e che dichiarano di svolgere una delle attività riferite ai codici ATECO presenti nell’allegato 1 del presente decreto; in sostanza, tale indennizzo è destinato a coloro che sono titolari di imprese colpite dalle recenti nuove restrizioni. La procedura rimane quella già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in precedenza, in riferimento ai contributi previsti dal decreto legge 19 maggio 2020 n. 34 (c.d. decreto Rilancio). È prevista la possibilità di presentare domanda anche alle attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, ed è stata introdotta l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, nei confronti di coloro che avevano già fatto domanda. 

L’importo del beneficio non sarà uguale per tutti, ma subirà una variazione che va dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, a seconda della tipologia di attività svolta, basti pensare alle attività che sono chiuse da diversi mesi come le discoteche e sale da ballo che riceveranno un indennizzo più elevato. Riporto alcune casistiche: per il trasporto con taxi il beneficio è pari al 100%, per i Bar è del 150%, per i ristoranti con somministrazione ed per i cinema è del 200%, per le sale da ballo e discoteche è del 400%. 

Con il decreto Ristori vengono introdotte misure relative al lavoro, con la proroga della Cassa Integrazione per ulteriori sei settimane, da usufruire nel periodo che va dal 16 novembre 2020 al 31 gennaio 2021, unitamente alla conferma del blocco dei licenziamenti. Ai datori di lavoro che hanno sospeso o ridotto la propria attività lavorativa a causa dell’emergenza sanitaria, per un periodo massimo di quattro mesi, viene riconosciuto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali, fruibili entro il 31 maggio 2021. 

Altra rilevante novità introdotta dal D.L. 137/2020 è la cancellazione della seconda rata dell’IMU di dicembre, per i proprietari e per i gestori di immobili e pertinenze i cui si svolgono le attività che sono interessate dalle restrizioni (ad esempio piscine, palestre, bar, ristoranti, gelaterie), e al contempo viene previsto un rimborso a favore dei Comuni, per fronteggiare il minor gettito subito a causa della cancellazione della seconda rata del tributo. 

Infine, il provvedimento ha previsto la proroga del termine per la presentazione del modello 770 in scadenza nel mese di ottobre, direttamente al 10 dicembre 2020. 

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