Laterza via
01/07/2015
MASSIMO GRAMELLINI
Sei il sindaco di Bari e assumi un’addetta stampa. La stimi, ti piace, vi mettete insieme. Poi diventi presidente della Puglia e te la porti al seguito, senza concorso e con uno stipendio annuo di circa centomila euro pagato dai contribuenti. Non hai violato alcuna legge e ti senti a posto con la coscienza. Pensi che chi ti accusa di familismo sia un moralista e un ipocrita. Provi a ribaltare il ragionamento: essere la fidanzata o il figlio di un uomo di potere non può trasformarsi in un handicap. Lo scrivi pure sul web: «Non cambio il miglior addetto stampa che abbia mai avuto solo perché ci siamo innamorati. Non sarebbe giusto». Come darti torto, governatore (ed ex giudice) Emiliano?
Proviamoci. Nelle nazioni dove lo Stato non è ancora un participio passato, comanda una parola qui ignota: opportunità. Esistono molte cose legittime che però non sono opportune. Non è opportuno che il parente di un rappresentante delle istituzioni ottenga un incarico pubblico, e proprio da lui. E non è opportuno, anzi comincia a diventare fastidioso, che per i politici del Pd, specie se provenienti dal mondo della magistratura, valga il principio della diversità morale, per cui se Berlusconi piazza un’amica in Regione è un puttaniere, mentre se Emiliano sistema a spese del Pubblico la pur bravissima compagna Elena Laterza è un sincero democratico. L’opportunità è una forma di sensibilità civile che tiene conto degli umori dei cittadini. Oggi quegli umori sono esasperati dalla crisi e dal pensiero fisso che il mondo si divida in privilegiati ed esclusi. Il guaio è che i privilegiati non se ne rendono più neanche conto.
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