Questo, il principio ribadito dal Tar Lombardia, Brescia, sez. I, 9 marzo 2020, n. 209,nell’ambito di un giudizio avente ad oggetto l’affidamento di servizi di pulizia di immobili comunali.
Come noto, l’articolo 36 comma 1 del Dlgs 18 aprile 2016, n. 50 (Codice dei contratti pubblici), stabilisce che l’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie devono avvenire nel rispetto dei principi di non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, nonché di rotazione degli affidamenti e degli inviti, così da assicurare la massima apertura del mercato e garantire l’effettiva possibilità di partecipazione alle gare delle piccole e medie imprese.
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