14/04/2022 – Come gestire i concorsi di progettazione per partecipare ai bandi attuativi del PNRR

Ecco alcune utili indicazioni in merito alla gestione dei concorsi di progettazione per partecipare ai bandi attuativi del PNRR.


Il “Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale”, istituito col DL Infrastrutture 10 settembre 2021, n.121, rappresenta un’opportunità importante per gli Enti beneficiari – ossia Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni del Mezzogiorno, oltre che di Marche e Umbria – e agevolare la loro partecipazione ai bandi per l’attuazione del PNRR in primo luogo, ma anche dei Fondi strutturali programmati per il 2021-2027 e il Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Il DPCM del 17 dicembre 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 febbraio, con il quale è divenuta ufficiale la ripartizione del Fondo per la progettazione territoriale, stabilisce infatti all’art. 5 che gli Enti beneficiari devono adoperarsi ad indire i bandi e disporre gli affidamenti per l’intera somma assegnata entro il 18 agosto 2022. In caso contrario i contributi ricevuti verranno revocati e verranno convogliati nuovamente nella disponibilità del Fondo, per poi venire redistribuiti tramite decreto del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale.

In altre parole, le risorse erogate sono sì generose, ma i tempi sono stretti e i requisiti stringenti. Di conseguenza saranno avvantaggiate tutte quelle Pubbliche Amministrazioni capaci di portare avanti i progetti nei termini prestabiliti, in quanto, in caso di una nuova ripartizione dei contributi revocati agli Enti che non sono stati in grado di impiegarli in tutto o in parte, potrebbero beneficiarne e presentare ulteriori progetti.

Ricordiamo che i contributi possono coprire esclusivamente le spese per la messa a bando dei concorsi, le spese per i rilievi e per le indagini per avviare delle procedure, le spese di pubblicazione dei bandi, le spese per le commissioni di gara, e infine le spese per attività tecnico-amministrative di supporto, incluse quelle necessarie a svolgere i concorsi in maniera telematica. I Comuni fino a 5.000 abitanti hanno la possibilità di utilizzare i contributi anche per affidamenti diretti di progetti di fattibilità tecnico-economica, a patto che siano conformi al Codice degli Appalti.

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