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SENTENZA DEL 27/06/2022 N. 1797/28 – COMM. TRIB. REG. PER LA PUGLIA

Associazioni sportive dilettantistiche: qualificazione e benefici fiscali

Ai fini della corretta qualificazione fiscale delle associazioni come enti sportivi dilettantistici, è necessario che esse abbiano uno statuto contenente i requisiti indispensabili per l’attribuzione allo stesso della natura sportivo dilettantistica, certificata dall’iscrizione nel Registro nazionale delle associazioni e società sportive dilettantistiche, tenuto presso il Coni. È, altresì, richiesto che l’attività svolta in concreto dalle stesse sia effettivamente priva di finalità lucrative e aderente alla promozione sportiva dichiarata, in conformità alle clausole riguardanti la vita associativa, inserite nell’atto costitutivo o nello statuto (ex multis, Cass. n 2152/2020). Infatti, poiché tali enti associativi non godono di un regime di extrafiscalità, che li rende esenti per definizione da ogni prelievo fiscale, non è sufficiente, per la concessione dei benefici, il solo elemento formale della veste giuridica assunta dall’associazione (ex multis, Cass. n. 6346/2018). È quanto affermato dalla CTR pugliese, che ha accolto l’appello incidentale del contribuente e respinto l’appello principale proposto dall’ufficio. In particolare, i giudici hanno ritenuto che le inadempienze evidenziate dall’Agenzia delle entrate (mancato versamento trimestrale IVA, mancata redazione del rendiconto, mancato esercizio dell’opzione per il regime forfettario) non costituiscono, nel caso di specie, motivo di decadenza dalle agevolazioni fisali previste dalla legge n. 398/1991.

Testo integrale della sentenzaSentenza del 27/06/2022 n. 1797/28 – Comm. Trib. Reg. per la Puglia – sito banca dati CERDEF – apre una nuova finestra

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