25/02/2021 – Regolamento economato e spese di rappresentanza

Corte dei Conti Lombardia n.6/2021 

Le norme regolamentari di cui al Capo II del Regolamento di Economato, recanti previsioni generali ed astratte sulle spese di rappresentanza, risultano, in parte, in distonia con i parametri normativi e per l’effetto inidonee a rendere legittima ex se una eventuale spesa dell’Ente che a tali norme dovesse conformarsi. Si rilevano, in particolare, elementi di illegittimità in diverse previsioni dell’estratto regolamentare: nell’art. 12 – Criteri Generali e nell’art. 13 – Specificazione delle Spese di Rappresentanza.

in particolare la Corte rileva che:  

” Dalla copiosa casistica giurisprudenziale in materia, volta ad analizzare le varie tipologie di spese per verificarne la riconducibilità nell’alveo delle spese di rappresentanza, si trare la conclusiva considerazione che non sono considerate tali:

– gli atti di mera liberalità;

– le spese di ospitalità effettuate in occasione di visite di soggetti in veste informale o non ufficiale;

– l’acquisto di generi di conforto in occasione di riunioni della Giunta o del Consiglio Comunale;

– omaggi, pranzi o rinfreschi offerti ad Amministratori o dipendenti;

– ospitalità e/o pasti a favore di fornitori dell’ente o di soggetti legati all’ente da rapporti di tipo professionale o commerciale (affidatari di incarichi, consulenze, collaborazioni, ecc.);

– spese connesse con l’attività politica volte a promuovere l’immagine degli amministratori e non l’attività o i servizi offerti alla cittadinanza.”

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