18/02/2021 – Draghi: subito riforma della Pa e piano di formazione per sostenere gli investimenti

Arrivano idee molto precise su investimenti pubblici, infrastrutture e soprattutto sul ruolo della pubblica amministrazione dal discorso di insediamento di Mario Draghi al Senato, che si esprimerà questa sera con il voto di fiducia. La priorità, in qualche modo trasversale a tutti i temi toccati dal premier illustrando il programma di governo, è un investimento pieno nel rilancio del pubblica amministrazione. Che è anche chiamata a recuperare il tempo perduto a causa della pandemia.

La prima chiamata in causa dei funzionari della Pa arriva proprio nel momento in cui Draghi apre il focus sugli investimenti e le opere pubbliche. È qui che arriva la primo accenno alla volontà di mettere mano a un poderoso piano di formazione dei dipendenti pubblici. «In tema di infrastrutture – ha annunciato il presidente del Consiglio – occorre investire sulla preparazione tecnica, legale ed economica dei funzionari pubblici per permettere alle amministrazioni di poter pianificare, progettare ed accelerare gli investimenti con certezza dei tempi, dei costi e in piena compatibilità con gli indirizzi di sostenibilità e crescita indicati nel Programma nazionale di ripresa e resilienza».Quanto alle infrastrutture, l’accento viene puntato più sulla manutenzione del patrimonio esistente che sulla realizzazione delle nuove opere. «Particolare attenzione va posta agli investimenti in manutenzione delle opere e nella tutela del territorio, incoraggiando l’utilizzo di tecniche predittive basate sui più recenti sviluppi in tema di Intelligenza artificiale e tecnologie digitali», ha spiegato Draghi,

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Riforma Pa, priorità non rimandabile 

Per Draghi, che nel discorso durato 53 minuti è tornato più volte sul tema, la riforma della pubblica amministrazione «non si può procrastinare». Il premier ha dato atto degli sforzi compiuti durante la pandemia dai funzionari pubblici, sia a livello centrale che nelle strutture locali e periferiche. Tuttavia, ha spiegato, «la fragilità del sistema delle pubbliche amministrazioni e dei servizi di interesse collettivo è una realtà che deve essere rapidamente affrontata».

La priorità assoluta è recuperare il tempo perduto. «Particolarmente urgente è lo smaltimento dell’arretrato accumulato durante la pandemia. Agli uffici verrà chiesto di predisporre un piano di smaltimento dell’arretrato e comunicarlo ai cittadini», ha annunciato il premier.

«La riforma – ha aggiunto – dovrà muoversi su due direttive: investimenti in connettività con anche la realizzazione di piattaforme efficienti e di facile utilizzo da parte dei cittadini; aggiornamento continuo delle competenze dei dipendenti pubblici, anche selezionando nelle assunzioni le migliori competenze e attitudini in modo rapido, efficiente e sicuro, senza costringere a lunghissime attese decine di migliaia di candidati».

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