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Albo nazionale dei Segretari comunali e provinciali 

E p.c. Sezione regionale del Veneto

 Sezione regionale del Lazio 

 

Oggetto: Segnalazione gravi irregolarità nella gestione delle sedi vacanti

Formuliamo la presente per segnalare che qualche sezione regionale ha indirizzato ai  sindaci con sede di segreteria vacante una nota con cui “si ricorda” che l’art 16/ter , commi 9 e 10  del DL n.162/2019 conv. in L.8/2020, consente “di richiedere in via straordinaria l’autorizzazione  per potere incaricare delle funzioni di reggente della sede un funzionario comunale in qualità di  vicesegretario, per il periodo massimo di un anno”.

Pur apprezzando l’encomiabile solerzia con cui detti uffici si sono attivati per sopperire alla  grave carenza organizzativa, sorprende oltremodo che ciò sia stato fatto in enti in cui alcuni segretari comunali, regolarmente iscritti all’Albo e vincitori di concorso, avevano manifestato  disponibilità allo scavalco . 

A tal fine dobbiamo precisare che, come indicato nella circolare prot N 4545 del 9.4. 2020, questa soluzione straordinaria sarà attivabile solo allorquando nessun segretario abbia manifestato l’interesse a ricoprire la sede anche a scavalco. 

L’iniziativa delle sezioni regionali appare volta a consentire un’applicazione abnorme e illegittima di una norma di carattere eccezionale e straordinario e , dunque, di stretta interpretazione che non può invece essere utilizzata per legittimare il proliferare di vice segretari “extra ordinem”. 

È necessario perseguire un recupero della legalità dell’azione amministrativa, evitare fenomeni di abuso al duplice scopo di tutelare la categoria dei segretari ed evitare, al contempo, di vanificare gli sforzi dei colleghi che attualmente si stanno facendo carico di sopperire alle carenze nella categoria. 

Si tratta purtroppo dell’ennesima conferma della totale assenza di considerazione verso le problematiche che affliggono la nostra professionalità ed il contesto in cui operiamo, triste e deplorevole conseguenza del deficit di comunicazione tra chi opera nell’albo e chi invece lavora in trincea . 

Tanto premesso, invitiamo codesto Albo a valutare le misure da intraprendere per escludere l’introduzione di prassi illegittime e penalizzanti per la categoria e per il sistema delle autonomie locali, precisando che quando la vicenda coinvolgerà un nostro iscritto agiremo senza esitazione per le vie giudiziarie.

QUI LA NOTA 

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