25/06/2018 – Bilancio consolidato/3 – Per i piccoli Comuni arriva il rinvio ufficiale al prossimo anno

Bilancio consolidato/3 – Per i piccoli Comuni arriva il rinvio ufficiale al prossimo anno

di Gianni Trovati

I Comuni fino a 5mila abitanti che non hanno adottato la contabilità economico-patrimoniale nei rendiconti 2017 (chiusi entro aprile scorso) non dovranno fare il bilancio consolidato quest’anno. Lo spiega una nota firmata dal Ragioniere generale dello Stato Daniele Franco, completando così una “catena interpretativa” che impegna enti e Mef da mesi. Tutto nasce dalla formulazione non felicissima della norma, inserita all’articolo 233-bis, comma 3 del Tuel, secondo cui i Comuni fino a 5mila abitanti (sono 5.539, il 70% del totale) «possono non predisporre il bilancio consolidato fino all’esercizio 2017». Secondo le prime letture “rigoriste” della Ragioneria, questo avrebbe dovuto fare del 2017 il primo esercizio con la contabilità economico-patrimoniale. Dopo una forte resistenza degli amministratori locali, la commissione Arconet (nella Faq n.30 pubblicata a metà aprile) ha avviato il cambio di rotta, spiegando che i piccoli enti avrebbero potuto inviare i rendiconti 2017  alla Banca dati della Pa anche senza i prospetti di stato patrimoniale e conto economico. Senza contabilità economica, però, il consolidato non si può fare. Di qui il rinvio ufficiale firmato dal ragioniere generale, che sposta tutto all’anno prossimo per chi ha scelto di mantenersi fedele ai vecchi criteri. Dando altri mesi per le richieste di deroga generalizzata da parte dei Comuni.

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