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Limiti del nuovo CCNL: finalmente ci siamo

15-12-2018

Finalmente ce l’abbiamo fatta. Non so come nascondere la soddisfazione, le lacrime e la felicità.

Con una norma, dico: con una norma!, siamo riusciti a stabilire che gli incrementi previsti dal CCNL al fondo delle risorse decentrate stanno fuori dal limiti di cui all’art. 23 comma 2 del d.lgs. 75/2017. Quegli incrementi che:

  1. già la dichiarazione congiunta n. 5 aveva dichiarato fuori dai tetti;
  2. già la Corte dei Conti a Sezioni Riunite aveva certificato;
  3. già la Corte dei Conti Sezione Autonomie aveva determinato esclusi dai vincoli.

Mi viene da piangere dalla felicità…. è davvero tutto scritto all’art. 11  del d.l. 135/2018: In ordine all’incidenza sul trattamento accessorio delle risorse derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale e delle assunzioni in deroga, il limite di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, non opera con riferimento agli incrementi previsti, successivamente alla data di entrata in vigore del medesimo decreto n. 75 del 2017, dai contratti collettivi nazionali di lavoro, a valere sulle disponibilità finanziarie di cui all’articolo 48 del d.lgs. 165/2001 e dagli analoghi provvedimenti negoziali riguardanti il personale contrattualizzato in regime di diritto pubblico.

Io festeggio.

Adesso mi aspetto una norma di legge che serva a chiarire che:

  • il costo dei dipendenti a tempo indeterminato sono spesa di personale;
  • il costo dei dipendenti a tempo determinato sono (anche) spesa di lavoro flessibile;
  • le assunzioni nella pubblica amministrazione si fanno per concorso e che
  • le somme per la performance non si possono erogare a pioggia.

Non si sa mai.

ALLEGATO: DECRETO LEGGE 135/2018

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