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Decreto Legge Semplificazioni, il D.L. 135/2018

Il Decreto Legge semplificazioni 135/2018, novità su Appalti e gravi illeciti professionali

In vigore a partire dal 15 dicembre 2018 il D.L. “Semplificazioni”, più precisamente il “Decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135  – Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione”.

In allegato il Decreto Legge 135/2018 nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre 2018.

Il decreto, approvato nel Consiglio dei Ministri del 12 dicembre 2018 insieme al disegno di legge delega sulla semplificazione, riguarda le materie sanità, ambiente, agricoltura, giustizia, istruzione e formazione artistica e musicale, università e ricerca, con diversi interventi volti ridurre il complesso degli adempimenti amministrativi per cittadini e imprese.

Le disposizioni in materia di appalti pubblici e requisiti generali per la partecipazione alle gare

Tra le disposizioni più incisive del decreto si segnala la modifica all’art. 80 del Codice Appalti, che innova la disciplina in materia di gravi illeciti professionali e di gravi carenze nell’esecuzione di precedenti contratti

Art. 5 – Norme in materia di semplificazione e accelerazione delle procedure negli appalti pubblici sotto soglia comunitaria

  1. All’articolo 80, comma 5, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, la lettera c) e’ sostituita dalle seguenti:

    «c) la stazione appaltante dimostri con mezzi adeguati che l’operatore economico si e’ reso colpevole di gravi illeciti professionali, tali da rendere dubbia la sua integrita’ o affidabilita’;

    c-bis) l’operatore economico abbia tentato di influenzare indebitamente il processo decisionale della stazione appaltante o di ottenere informazioni riservate a fini di proprio vantaggio oppure abbia fornito, anche per negligenza, informazioni false o fuorvianti suscettibili di influenzare le decisioni sull’esclusione, la selezione o l’aggiudicazione, ovvero abbia omesso le informazioni dovute ai fini del corretto svolgimento della procedura di selezione;

    c-ter) l’operatore economico abbia dimostrato significative o persistenti carenze nell’esecuzione di un precedente contratto di appalto o di concessione che ne hanno causato la risoluzione per inadempimento ovvero la condanna al risarcimento del danno o altre sanzioni comparabili; su tali circostanze la stazione appaltante motiva anche con riferimento al tempo trascorso dalla violazione e alla gravita’ della stessa;».

  2. Le disposizioni di cui al comma 1 si applicano alle procedure i cui bandi o avvisi, con i quali si indicono le gare, sono pubblicati successivamente alla data di entrata in vigore del presente decreto, nonche’, in caso di contratti senza pubblicazione di bandi o avvisi, alle procedure in cui, alla medesima data, non sono ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte.

In allegato il Comunicato Stampa del Governo

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Semplificazione e sostegno per cittadini, imprese e pubblica amministrazione (decreto-legge)

Il decreto ha l’obiettivo di fronteggiare con misure d’emergenza l’attuale situazione di sovraccarico e moltiplicazione degli adempimenti burocratico-amministrativi a carico dei cittadini, delle imprese e della stessa pubblica amministrazione, in modo da agevolare, tra l’altro, la libera iniziativa economica, nonché di assicurare un sostegno alle piccole e medie realtà imprenditoriali che vivono un momento di difficoltà. Gli interventi di semplificazione riguardano, tra l’altro: sanità, ambiente, agricoltura, giustizia, istruzione e formazione artistica e musicale, università e ricerca.

Tra le principali misure, si prevede:

  • il rinvio fino al 30 giugno 2019 della scadenza per la restituzione del “prestito-ponte” ad Alitalia – Società Aerea Italiana S.p.a. in amministrazione straordinaria, per consentire l’utile prosecuzione della gestione commissariale in essere nelle more della cessione dei complessi aziendali;
  • l’introduzione di una norma che consentirà, attraverso la creazione di un fondo di garanzia con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, la tutela delle piccole e medie imprese creditrici nei confronti della pubblica amministrazione;
  • la modifica di alcuni profili dell’esecuzione forzata, a tutela degli esecutati che siano contestualmente creditori della pubblica amministrazione, con possibilità di evitare la perdita dei propri beni pignorati qualora i crediti verso la PA siano superiori ai debiti fatti valere nella procedura esecutiva.
  • la soppressione dell’attuale “Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti” (SISTRI). Dal 1° gennaio 2019 resta la tracciabilità dei rifiuti con il sistema cartaceo, in attesa della realizzazione di un nuovo sistema di tracciabilità coerente con l’assetto normativo vigente, anche di derivazione comunitaria;
  • in materia di diritto alla salute, disposizioni temporanee e urgenti per far fronte alla carenza contingente di medici;
  • l’immissione a ruolo dei nuovi dirigenti della scuola: per accelerare l’assunzione di dirigenti si prevede il superamento delle criticità connesse alla vigente normativa e al corso-concorso;
  • misure per assicurare la capillare diffusione del sistema di pagamento elettronico, anche attraverso il credito telefonico, in tutta la pubblica amministrazione;
  • l’abrogazione dell’entrata in vigore del libro unico del lavoro telematico, che risultava prevista per il prossimo 1° gennaio;
  • la previsione di misure urgenti dirette ad assicurare l’attuazione degli obiettivi di cui all’Agenda Digitale Italiana;
  • l’introduzione, in ragione dell’attuale situazione di sovraffollamento delle carceri, di disposizioni urgenti per consentire la celere attuazione del piano di edilizia penitenziaria;
  • lo stanziamento dei fondi necessari all’adeguamento del trattamento economico accessorio del personale dipendente della p.a.;
  • disposizioni in materia di contratti pubblici volte ad assicurare la piena coerenza delle norme interne in tema di partecipazione alle gare con il contesto europeo, garantendo la piena tutela delle stazioni appaltanti in caso di gravi illeciti professionali o carenze nell’esecuzione di precedenti contratti.   
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