abolizione dei segretari – un intervento di gennaro esposito, consigliere comunale di napoli

La politica che uccide l’amministrazione

La mia esperienza come consigliere comunale di Napoli mi porta a dire che la politica che stiamo vivendo è assolutamente pervasiva e spesso invade campi che non dovrebbe invadere, come quello riservato alla valutazione della legittimità dell’azione amministrativa nonché ai principi di imparzialità, indipendenza e buon andamento della pubblica amministrazione, campo che negli enti locali è appannaggio e garanzia per i cittadini, dei Dirigenti e dei Segretari Comunali nonostante le ultime riforme che ne hanno indebolito l’autonomia.

Oggi la burocrazia per come è congeniata ha due velocità, da una parte assolutamente supina alla politica, dall’altra assolutamente incomprensibile per il cittadino che ne rimane schiacciato.

Per mia diretta esperienza ci troviamo sempre più davanti ad una classe politica squalificata, che non conosce i principi costituzionali, se non per sentito dire, né i principi cardine di ogni azione amministrativa. Ebbene, in questo stato di cose il politico spesso è preda, spesso è protagonista, di vere e proprie azioni scellerate che risentono in minima parte del controllo della burocrazia che, negli enti locali si articola come detto nei dirigenti e nella figura del Segretario Comunale i cui controlli si sono via via assottigliati attraverso il sistema della chiamata dei Segretari comunali ed attraverso il sistema dei cd. Dirigenti a contratto, quindi, asserviti al Sindaco, Presidente di Regione etc etc.

A fronte di questo stato di cose il cambiare verso dell’attuale governo, posso dire che è assolutamente inconcepibile poiché va verso la eliminazione dei minimi controlli e verso la “schiavizzazione della burocrazia” alla politica. In sostanza al n. 13 del programma di Renzi nella lettera ai dipendenti pubblici (clikka) si prevede espressamente l’abolizione della figura del Segretario Comunale nonché una riforma radicale della dirigenza pubblica che va verso la precarizzazione di tutti i dirigenti, di modo che un dirigente dopo aver vinto un concorso pubblico resta in attesa di essere chiamato ed una volta chiamato, per restare, è chiaro che sarà disposto a fare qualunque cosa per ingraziarsi il politico di turno fino a chiudere tutti e due gli occhi.

A comandare sarà solo ed esclusivamente la politica, il Sindaco, il Presidente di Regione, il Presidente del Consiglio etc etc. La riforma della dirigenza è ampiamente spiegata in un articolo del Dott. Oliveri di cui consiglio la lettura (clikka).

Per farvi comprendere vi posso dire che io stesso nell’ambito della mia azione di indirizzo e controllo riservatami della legge, per capire come stanno veramente le cose, prima di leggere una delibera mi leggo il parere del Segretario Comunale e poi quello dei Dirigenti dei Servizi, al fine di evitare di incorrere in responsabilità e spesso trovo che i rilievi critici che riscontro contribuiscono a formare il mio convincimento.

Nella mia esperienza, infatti, posso fare tanti esempi tra cui quello dell’inconcepibile acquisto di Piazza Garibaldi (clikka), quello della delibera di racapitalizzazione di Bagnoli futura (clikka), ma anche tutta l’azione che ho portato avanti sul sullo stadio e sulla debitoria del calcio napoli verso il comune (clikka).

Ora per chiarire ai cittadini l’azione del governo del cambiare verso non è volta ad eliminare la burocrazia, ma solo ad eliminare i controlli sull’azione amministrativa spesso portata avanti da gente che non ha neppure le nozioni della scuola dell’obbligo, altrimenti non ci spiegheremmo i tanti interventi della Corte dei Conti! Spero che la politica abbia un ripensamento e non farà corpo per avere le mani libere … di metterle nelle nostre tasche ….

 

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