29/09/2020 – Imu congelata su alberghi e discoteche

Imu congelata su alberghi e discoteche
a cura DI BRUNO PAGAMICI

Una delle agevolazioni più apprezzate contenute nel decreto Agosto è quella che prevede l’esonero anche della seconda Imu 2020 (saldo) per il settore del turismo e dello spettacolo, per alcune categorie di immobili (stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, stabilimenti termali, alberghi, pensioni e immobili destinati alle attività turistiche) a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività che vengono ivi esercitate (art. 78, Esenzioni Imu per turismo e spettacolo). L’agevolazione è concessa anche nei confronti degli immobili utilizzati per eventi fieristici o manifestazioni, per quelli destinati a spettacoli cinematografici e teatrali, a discoteche e sale da ballo.

In particolare, la norma fa riferimento ai seguenti immobili:
– immobili della categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni con fine di lucro) e relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei b&b, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
– immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
– immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
– immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, purché i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
– immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night-club ecc., purché i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Lo stesso art. 78, al comma 3, prevede la cancellazione dell’Imu per il 2021 e il 2022 per gli immobili della categoria catastale D/3. Si tratta delle sale cinematografiche, dei teatri e delle sale concerto a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Per compensare le minori entrate che i comuni faranno registrare in seguito alla cancellazione della seconda rata dell’Imu, il governo ha aumentato la quota di ristoro delle amministrazioni comunali.

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