16/09/2020 – Videosorveglianza, deadline al 15/10

Per la richiesta di finanziamenti ad hoc
Videosorveglianza, deadline al 15/10
di Stefano Manzelli

Le amministrazioni che intendono potenziare gli impianti di videosorveglianza urbana integrata possono presentare una richiesta di finanziamento ad hoc entro metà ottobre alla prefettura territorialmente competente. E se non è ancora stato sottoscritto un patto per la sicurezza sarà possibile compilare il modello smart messo a disposizione dal ministero dell’interno. Lo ha chiarito il ministero dell’interno con la circolare dell’11 settembre 2020. Il decreto interministeriale del 27 maggio 2020 che stabilisce il via libera al bando di finanziamento è stato prorogato al 15 ottobre dal decreto legge n. 76/2020 (si veda ItaliaOggi del 11/09/2020).

La proroga del termine originariamente previsto per lo scorso 30 giugno, non ha però risolto il tema dei requisiti severi di ammissione al bando che in qualche modo sono stati affrontati ora con la circolare ministeriale in commento.
Il decreto legge n.14/2017, meglio noto come decreto legge Minniti, ha infatti previsto un cofinanziamento a fondo perduto per gli impianti di videosorveglianza urbana.
Per individuare le modalità di presentazione delle richieste di ammissione al beneficio nonché i criteri per la ripartizione delle risorse si è reso necessario predisporre un nuovo bando.
I criteri di valutazione delle domande spaziano dall’indice di delittuosità alla dimensione demografica del comune interessato.
E risulta formalmente necessario che i comuni candidati abbiano sottoscritto patti per la sicurezza, non abbiano già ottenuto finanziamenti, abbiano disponibilità parziale di bilancio e i progetti siano stati approvati dalla prefettura.
Per agevolare queste pratiche burocratiche il Viminale ha messo a disposizione delle amministrazioni comunali un modello di patto per la sicurezza che non richiederà il nulla osta preventivo del ministero.
Quindi i municipi che sono interessati al finanziamento ora dovranno predisporre un progetto tecnico, compilare la modulistica messa a disposizione del ministero e prendere almeno un impegno formale di finanziamento parziale dell’impianto.
Oltre ai 17 milioni sul piatto per l’anno in corso altre risorse sono in arrivo per il prossimo triennio. E verranno erogate utilizzando la stessa graduatoria.

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