01/10/2020 – Diritti di rogito dei segretari comunali

Diritti di rogito dei segretari comunali
 
 
“Con nota prot. n. 3058 del 31 luglio 2020, acquisita al protocollo di questa Sezione n. 1623 del 31 luglio 2020, il Sindaco del Comune di Ripabottoni ha formulato un’articolata richiesta di parere in materia di diritti di rogito dei segretari comunali.
In particolare, sono stati proposti i seguenti quesiti:
1 – “Qualora il Segretario comunale abbia prestato servizio e svolto la funzione rogante in più Comuni nel medesimo anno, come si calcola il limite annuale del quinto dello stipendio in godimento, limite stabilito dall’articolo 10, comma 2-bis del decreto-legge n. 90/2014 convertito con modificazioni nella legge n. 114/2014? In particolare, è corretta l’impostazione (che si ritiene preferibile) secondo cui un Segretario comunale, indipendentemente dai Comuni in cui abbia prestato servizio e rogato i contratti, non può percepire in un anno a titolo di diritti di rogito un importo che ecceda il quinto del trattamento economico complessivo percepito nel medesimo anno?”;
2 – “Qualora nel Comune non siano operativi dirigenti, i diritti di rogito devono essere riconosciuti a tutti i Segretari comunali per l’attività di rogito espletata, indipendentemente dalla loro fascia di appartenenza?”;
3 – “I diritti di rogito devono essere acquisiti in toto al bilancio comunale ed essere attribuiti integralmente al Segretario comunale, sempre che non eccedano i limiti della quota del quinto della retribuzione in godimento del medesimo?”;
4 – “Atteso che i diritti di rogito costituiscono una componente retributiva, è corretto desumerne che sia l’IRAP, sia gli oneri riflessi a carico dell’Ente rimangono a carico dello stesso e non devono essere decurtati dalla quota spettante al Segretario? […] Alla luce della delibera n. 24 del 16 ottobre 2019 resa dalla Corte dei conti, Sez. Autonomie, che ha ritenuto inammissibile dal punto di vista oggettivo il quesito di cui alla lett. A), questo Ente è tenuto ad attenersi unicamente alle indicazioni derivanti dalle decisioni dell’autorità giudiziaria?”.
 

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