09/11/2020 – Concorso, la falsa attestazione dei requisiti rende l’assunzione nulla dall’inizio

Con Ordinanza n.22673/2020 la Corte di Cassazione rileva che dichiarazione mendace del candidato al concorso poi risultato vincitore e successivamente assunto ne fa decadere tutti i benefici attuali e futuri. L’assunzione è priva di effetti fin dall’origine tranne per quanto gli è stato retribuito per aver «comunque» prestato servizio allo Stato e alla collettività, anche se  illegittimamente.  Non serve a sanare l’originaria mancanza il fatto che il dipendente abbia, prima dell’effettiva assunzione, conseguito il titolo falsamente dichiarato in domanda. Anzi, il servizio prestato non varrà nemmeno come punteggio utile per l’eventuale ulteriore partecipazione a una successiva procedura concorsuale. Per i giudici di legittimità non c’è dubbio: ciò che è nullo non produce alcun effetto, di nessun tipo, neppure «per sanatoria».

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