Print Friendly, PDF & Email
Decreto Legge “Cura Italia”
Straordinario per la polizia locale: salta il limite imposto dalla legge ma solo per i servizi dedicati al Covid – 19
di Stefano Manzelli – Funzionario di polizia locale, consulente enti locali
 
Il maggiore impegno richiesto alla polizia municipale in periodo Covid – 19 potrà essere retribuito a titolo di prestazione di lavoro straordinario. Anche sforando l’anacronistico limite imposto dal D.Lgs. n. 75/2017. Lo ha stabilito l’art. 115decreto Cura Italia (D.L. n. 18/2020), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 17 marzo 2020. Per l’anno in corso, specifica la novella, “le risorse destinate al finanziamento delle prestazioni di lavoro straordinario del personale della polizia locale dei comuni, delle province e delle città metropolitane direttamente impegnato per le esigenze conseguenti ai provvedimenti di contenimento del fenomeno epidemiologico da Covid-19, e limitatamente alla durata dell’efficacia delle disposizioni attuative adottate ai sensi dall’art. 3, comma 1, D.L. 23 febbraio 2020, n. 6, con D.P.C.M. 9 marzo 2020, non sono soggette ai limiti del trattamento accessorio previsti dall’articolo 23, comma 2, D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 75, fermo restando il rispetto dell’equilibrio di bilancio”. L’esclusione dal limite previsto dall’art. 23D.Lgs. n. 75/2017 è importante perché questa norma vincola il trattamento economico accessorio complessivo di ciascun anno all’importo erogato nel 2016. In pratica si tratta di un fondo congelato che regola tante voci contributive di un singolo ente, compreso il lavoro straordinario. Con il decreto Cura Italia vengono messi a disposizione complessivamente 10 milioni di euro per il pagamento dello straordinario delle polizie locali d’Italia e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale. Salvo proroghe potrà quindi essere retribuito lo straordinario che sarà effettuato dagli operatori di polizia locale entro il 3 aprile 2020.

Torna in alto