30/06/2020 – Decreto Semplificazioni: nuove modifiche alla procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA)

Decreto Semplificazioni: nuove modifiche alla procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA)
30/06/2020
 
Decreto Semplificazioni: tempi più brevi per la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) anche dietro il pagamento di oneri proporzionali al valore delle opere oggetto di valutazione ambientale.
Decreto Semplificazioni e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): tempi più brevi e oneri
In particolare, il TITOLO IV – Semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente e green economy prevede un intero capo dedicato alle semplificazioni in materia ambientale. L’art. 37 dell’ultima bozza di Decreto Semplificazioni, che dovrebbe andare al vaglio del Consiglio dei Ministri di questa settimana, ha l’obiettivo di risolvere uno dei problemi principali delle procedure di valutazione di impatto ambientale (VIA), ovvero le tempistiche.
Come evidenziato dalla relazione dell’articolo 37, l’attuale normativa prevede tempi di durata della procedura VIA molto lunghi (pre-screening 8 mesi circa, valutazione VIA 20 mesi circa, fase di consultazione 15 mesi circa, provvedimento unico ambientale circa 28 mesi) che, nella realtà, diventano ancora più lunghi arrivando a toccare anche punte estreme di 10 anni circa. Per questo l’obietto principale è quello di abbattere i tempi di durata del procedimento e per riuscirci si è anche previsto un corrispettivo da pagare all’amministrazione per il provvedimento di VIA che, in ragione del valore delle opere oggetto di valutazione ambientale, può arrivare anche a importi significativi (oltre i 100 mila euro).
Decreto Semplificazioni e Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): come ridurre i tempi
Per conseguire la certezza dei tempi di chiusura del procedimento viene proposto:
  • previsione dell’obbligo di presentazione sin dall’avvio del procedimento da parte del proponente del progetto di fattibilità o del progetto definitivo (in luogo degli attuali elaborati progettuali);
  • riduzione dei termini attualmente previsti dal D.lgs. 152/2006 in capo all’Amministrazione;
  • esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia nella conclusione del procedimento (non vi è condivisione sulla eventuale previsione di un indennizzo per ritardi nella chiusura del procedimento);
  • parallelizzazione dell’intero procedimento di VIA e della relativa Conferenza di servizi in modo tale da ridurre, sensibilmente, la durata di un procedimento che attualmente prevede due fasi consequenziali.
  • creazione di una procedura speciale accelerata (fast-track) dedicata all’espletamento delle procedure VIA delle opere ricomprese nel Programma Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Tali procedure sarebbero affidate all’istruttoria di una Commissione speciale composta da dipendenti pubblici.
 
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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