23/06/2020 – Contratto unico per tutti i dirigenti 

Contratto unico per tutti i dirigenti 
di Arturo Bianco
Il Sole 24 Ore – 22 Giugno 2020
 
Accanto alla risistemazione delle norme dei precedenti contratti, la bozza di contratto dei dirigenti locali (anticipata sul Quotidiano digitale degli enti locali giovedì scorso: www.quotidianoentilocali.ilsole24ore.com) introduce poche ma significative novità. Il contratto è tecnicamente complicato, perché mette insieme le discipline di tre precedenti aree: il che impone la tripartizione di una parte assai importante delle disposizioni. Sulle relazioni sindacali si prevedono gli stessi istituti in vigore per i dipendenti: contrattazione integrativa, confronto, organismo paritetico per l’ innovazione e informazione preventiva.
La contrattazione decentrata e il confronto sono previsti a livello nazionale per i segretari, mentre per i dirigenti professionali, tecnici e amministrativi del Ssn il confronto si può svolgere a livello regionale. Tra i soggetti sindacali nella contrattazione integrativa sono inseriti, oltre ai rappresentanti delle organizzazioni che hanno sottoscritto il contratto nazionale, anche le rappresentanze aziendali e, per i segretari, le organizzazioni di categoria firmatarie del contratto nazionale.
Si deve evidenziare che il contratto è applicabile, il che costituisce un importante elemento di novità, non solo ai dirigenti assunti a tempo indeterminato, anche a quelli assunti a tempo determinato. Sulla disciplina del rapporto di lavoro, continua a non essere previsto un debito orario fissato in modo preciso, ma dirigenti e segretari sono impegnati a garantire la presenza giornaliera e a modulare il proprio orario in relazione alle esigenze dell’ ente. Sono poi impegnati a «programmare e organizzare» le ferie in relazione alle esigenze dell’ ente, garantendo la continuità dell’ attività e raccordandosi con le ferie dei dipendenti.
Le ferie vanno godute entro il semestre successivo all’ anno in cui sono maturate ed è introdotta la possibilità di cessione ad altri colleghi. Sulla malattia, analogamente al personale, le assenze per gli effetti collaterali di terapie salvavita escono dal comporto solo per quattro mesi all’ anno, mentre i giorni di assenza che coincidono con terapie salvavita vanno interamente escluse. L’ indennità di risultato dovrà essere corrisposta con una maggiorazione fissata dal contratto decentrato e comunque non inferiore al 30% del suo valore medio pro capite per una quota limitata di dirigenti fissata dalla contrattazione integrativa.
L’ istituto è lo stesso già introdotto dai contratti nazionali 2016/2018 per i dipendenti di tutti i quattro comparti del pubblico impiego nell’ incentivazione della performance individuale: la differenza sostanziale è che il peso della retribuzione di risultato sul trattamento economico complessivo è ben maggiore dell’ incidenza della performance individuale sulla retribuzione dei dipendenti. Viene inoltre prevista la possibilità di collegare una parte dell’ indennità a obiettivi misurabili determinati a livello territoriale. Le sanzioni disciplinari saranno solo quattro: multa da 200 a 500 euro, sospensione, licenziamento con o senza preavviso, oltre a quelle previste dal Dlgs 165/2001. Il contratto inserisce, analogamente a quanto già previsto per i dipendenti, la possibilità di concordare la sanzione.

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto