15/01/2020 – Dal Viminale contributi per la vigilanza delle scuole

Dal Viminale contributi per la vigilanza delle scuole
di Stefano Manzelli
 
Il Viminale finanzia assunzioni straordinarie di personale stagionale della polizia locale, impianti tecnologici a uso interforze e la videosorveglianza delle scuole. Per prevenire e contrastare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti. Ma saranno soltanto un centinaio i comuni che potranno beneficiare di questa iniziativa. Lo ha chiarito il Ministero dell’interno con la circolare n. 17287/110/1 del 10 gennaio 2020. Il potenziamento delle iniziative in materia di sicurezza urbana ai sensi del dl 113/2018, convertito nella legge n. 132/2018, è stato oggetto di una specifica direttiva del Ministero dell’interno del 18 dicembre 2018 a cui ha fatto seguito una ulteriore istruzione del Viminale dedicata alla complessa materia. Le risorse del fondo, che sono state ulteriormente incrementate con la legge di bilancio 2019, sono destinate al finanziamento di iniziative di materia di sicurezza cittadina da parte dei comuni. Ovvero all’acquisto di tecnologie e all’assunzione di personale a tempo determinato per la polizia locale. Per il prossimo anno scolastico 2020/2021 per l’iniziativa scuole sicure il Viminale metterà a disposizione complessivamente 2,8 milioni di euro. Che saranno destinati a 100 comuni che sono già stati selezionati dal ministero sulla base di particolari indici anche demografici. Per questi soggetti sarà ora necessario predisporre dei progetti ad hoc e presentare domanda alla prefettura entro il 30 aprile 2020. Utilizzando gli appositi modelli messi a disposizione dal ministero dell’interno. Gli ambiti di intervento generali dei progetti «scuole sicure» sono l’assunzione di personale della polizia locale a tempo determinato ma anche l’acquisto e l’installazione di impianti tecnologici. Ovvero in particolare il potenziamento degli impianti di videosorveglianza che non abbiano già beneficiato di contribuzione pubblica. I progetti dovranno passare al vaglio del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. E se si tratta di impianti di videosorveglianza anche delle zone telecomunicazioni della polizia di stato. Previo rispetto di tutte le indicazioni normative ed in particolare della tutela della privacy.

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