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La pioggia
 
Si lanciano, gelide gocce di pioggia

da un cielo denso di nuvole

e insegne di ambra e amarena

rimbalzano

su pozzanghere annoiate

 
E la tua assenza

si ammanta di profumi

e spazi metafisici,

tracciati da rotaie

d’oro e d’acciaio,

tagliano spazi e tempi

mai esistiti.

 
E le vite fluiscono lente,

da stanze morbide

Illuminate da applique demodè,

Incorniciate da finestre

come piccoli schermi,

per uno spettacolo

solo per me.

 
E la tua assenza illumina

un cielo che è grigio,

una luce che è plumbea,

una giornata che è fredda,

eppure raggi fugaci

schizzano felici.

 
Enrico Antonio Cameriere

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