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                                                                                                                  Sondrio, 19 febbraio 2020

                                                          MINISTERO DELL’INTERNO

                                                              – Gabinetto del Ministro

                                                              – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali

                                                              R O M A

OGGETTO: Criticità in materia di Segretari comunali. Incontro in Prefettura del 19 febbraio 2020

Lo scrivente ha incontrato in data odierna presso questa sede i segretari comunali della provincia di Sondrio per un momento di confronto circa le problematiche legate alla grave carenza di tali figure nella provincia, più volte segnalata da alcuni Sindaci e per discutere delle recenti iniziative e misure in materia.

Nel corso dell’incontro lo scrivente, nel condividere la preoccupazione dei Sindaci e dei Segretari stessi sulle difficoltà derivanti dalle menzionate carenze e dall’importanza e delicatezza delle funzioni svolte, ha espresso il proprio apprezzamento per la straordinaria attività svolta dai medesimi (16 a fronte di 77 Comuni) per assicurare il funzionamento degli enti locali, in condizioni spesso difficili e con alto livello di professionalità. Tra titolarità e reggenze ciascuno di essi si trova a dover gestire tra i 3 e i 7 Comuni, con il caso assolutamente eccezionale del segretario titolare di una convenzione comprensiva di 6 Comuni e incarichi di reggenza per 14 Comuni, di cui 9 nella provincia di Sondrio, 4 in quella di Como e 1 in quella di Lecco.

Lo scrivente  ha inteso preliminarmente rimarcare l’impegno profuso in materia da tutte le forze politiche, trasversalmente, che ha portato ad una mozione approvata all’unanimità, che impegnava il Governo ad assumere misure ed interventi per fronteggiare le criticità in materia di segretari comunali; volontà che poi si è tradotta in un corposo emendamento al decreto legge cd. “Milleproroghe” (in conversione per fine mese), che ha previsto importanti disposizioni normative sia di medio-lungo periodo, sia che di brevissimo respiro.

Tra le prime, la previsione di un ampliamento dei posti (da 291 a 515) del corrente concorso di segretario, nonché lo snellimento e la velocizzazione delle procedure; in quelle di breve periodo, le misure che prevedono un termine più lungo (da 4 a 12 mesi) per lo svolgimento delle funzioni di vicesegretario da parte di funzionari di enti locali, con almeno due anni di esperienza, che abbiano i requisiti per partecipare al concorso.

Nel corso della discussione sono emerse una serie di istanze, in particolare quella che riguarda la possibilità di “neutralizzare” le spese previste per il segretario, escludendole da quelle per l’intero personale, in modo da incentivare i Sindaci all’utilizzo pieno degli stessi, senza perciò doversi privare di altre figure professionali utili al Comune.

Fino allo scorso anno i Comuni erano tenuti al rispetto del limite della c.d, “spesa di personale” come stabilito dall’art. 1, commi 557 e 557-bis della legge 27.12.2006, n. 296 e s.m. i., i quali fanno riferimento al concetto della “spesa complessiva di personale”, non meglio definita.           

            Allo scopo di meglio comprendere quali fossero le voci da inserire o meno in tale aggregato, molti Enti hanno chiesto chiarimenti alle varie Sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti, le quali hanno fornito vari pareri, ai quali sono seguite ulteriori pronunce da parte della Sezione Autonomie conseguenti alla rimessione delle richieste da parte delle prime. Nel concreto tali interpretazioni hanno consolidato l’avviso secondo cui la spesa relativa al segretario comunale rientra nelle voci da includere nel limite (per tutte vedasi Sezione Autonomie Deliberazione n. 8 del 30.4.2012).

            Tutto ciò ha fatto sì che, particolarmente nei piccoli Comuni, essendo di fatto incomprimibile il trattamento economico del rimanente personale, pressoché interamente assunto a tempo determinato, l’unica voce sulla quale risparmiare è stata quella relativa al Segretario comunale, riducendo la percentuale di partecipazione alle convenzioni, ovvero non coprendo la sede a favore dell’utilizzo delle “reggenze a scavalco” senza soluzione di continuità, con l’effetto di ridurre ulteriormente la possibilità di coprire i costi di un segretario titolare, ancorché in convenzione.

            Attualmente il limite di cui all’ art. 1, commi 557 e 557-bis della legge 27.12.2006, n. 296, è superato dall’art. 33, comma 2 del D.L. 30.4.2019, n. 34, converto nella legge 28.6.2019, n. 58, successivamente modificato dall’art. 1, comma 853, della legge 27.12.2019, n. 160, il quale prevede un complesso meccanismo per la determinazione del limite della spesa per il personale di ciascun Comune, attraverso valori soglia distinti per fasce demografiche, per mezzo di un Decreto del Ministro della Pubblica Amministrazione di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e il Ministro dell’Interno.

            Tale meccanismo ha alla base il concetto della spesa di personale che, pur in attesa delle interpretazioni che seguiranno da parte dei più svariati soggetti, pare attualmente potersi ricondurre alla definizione fino ad ora utilizzata, che comprende quindi il trattamento economico del segretario comunale.

            Pertanto l’unica soluzione per far sì che ciò non avvenga, consentendo quindi maggiore elasticità per i Comuni,  al fine di permettere loro di dotarsi di tale figura,  sarebbe, secondo i Segretari comunali presenti all’incontro, l’introduzione di un’apposita disposizione, all’interno dell’emanando Decreto Interministeriale, ovvero in altra norma di analogo effetto, che escluda esplicitamente l’onere stipendiale ed accessorio relativo al segretario comunale dall’aggregato “spesa complessiva per tutto il personale dipendente” posto alla base del calcolo del limite della relativa spesa per i comuni.

                                                                                               IL PREFETTO

                                                                                        Salvatore Pasquariello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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