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Concorso interno con unico candidato annullabile anche dopo un anno
di Pietro Alessio Palumbo
Il «principio di selettività» è l’essenza stessa delle procedure concorsuali, anche quando allestite per la gestione di progressioni interne all’ente, in quanto anche queste sono volte alla concreta ed effettiva valutazione di idoneità del dipendente allo svolgimento dei nuovi compiti professionali propri della categoria messa a concorso. In presenza di un unico candidato, ha chiarito il Consiglio di Stato nella sentenza n. 600/2020, la procedura «selettiva», tradendo la sua intima natura e la sua legale finalità, si risolve nella mera e illegittima certificazione o forse «ratifica» di una sorta di vittoria (pre)annunciata. Questa anomalia può essere rilevata in autotutela dall’ente in ogni momento, persino, come nel caso trattato dalla citata sentenza, quasi a un anno di distanza dalla approvazione definitiva degli atti concorsuali con consequenziale stipula del nuovo contratto di lavoro.

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