14/02/2020 – Un salvagente ai bilanci locali

Nel decreto milleproroghe anche una revisione degli incentivi alle auto ecologiche
Un salvagente ai bilanci locali
Una norma bloccasfratti. Stabilizzazione precari Anpal
di Matteo Barbero

Via libera alla doppia clausola di salvaguardia dei bilanci locali. Le commissioni affari costituzionali e bilancio della Camera hanno approvato ieri i due emendamenti al decreto «milleproroghe» (Dl 162/2019) che provano a mettere in sicurezza i conti di molti enti in difficoltà (tra cui Napoli e Torino). Fra le novità dell’ultima ora anche una nuova norma «blocca sfratti», l’incremento delle risorse per la stabilizzazione dei precari Anpal e una nuova revisione degli incentivi per le auto ecologiche.

Il primo emendamento prova ad affrontare in modo strutturale la questione del metodo di calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità (fcde) a rendiconto. Come noto, fino al 2018, in alternativa al metodo ordinario disciplinato dall’allegato 4/2 del dlgs 118/2011 (e, in particolare, dall’esempio n. 5), è stato possibile applicare il c.d. metodo semplificato. Quest’ultimo, di fatto, consente di determinare l’accantonamento sommando a quello del rendiconto dell’esercizio precedente lo stanziamento definitivo del bilancio relativo all’ultimo esercizio. In tal modo, gli enti che a preventivo hanno accantonato meno del 100% hanno potuto evitare di dover recuperare il gap a consuntivo. Ma, come detto, tale facoltà, che comunque avrebbe dovuto essere esercitata «tenendo conto della situazione finanziaria complessiva dell’ente e del rischio di rinviare oneri all’esercizio 2019», non potrà più essere esercitata, con il rischio di scaricare sul risultato di amministrazione tutte le quote non accantonate finora. A fronte della richiesta di una proroga, il legislatore ha cercato di trovare una soluzione a regime, consentendo di ripianare l’eventuale disavanzo emergente a seguito del cambio di metodologia in 15 anni.
L’altro emendamento al cerca di arginare gli effetti derivanti dalla sentenza n. 4/2020 della Corte costituzionale per i tanti enti che hanno finora abbattuto l’accantonamento a fcde utilizzando quello costituito per sterilizzare le anticipazioni di liquidità ex dl 35/2013. Anche in tal caso, il meccanismo è lo stesso utilizzato per fronteggiare la disapplicazione del metodo semplificato, ossia il ripiano su 15 anni del (maggiore) disavanzo. Inoltre, viene previsto che a regime la contabilizzazione dell’anticipazione sia effettuata come già avviene per le Regioni, ossia iscrivendo in entrata la quota di fondo accantonata l’anno precedente, il che garantisce una sorta di «auto copertura» dei relativi oneri. Vediamo in sintesi alcune novità riguardanti gli enti locali.
Blocca sfratti. Il correttivo dispone il potere di sospensione degli sfratti da parte dell’autorità giudiziaria per gli immobili costruiti in edilizia agevolata per i quali sono stati avviati procedimenti di revoca della convenzione da parte del Comune o del finanziamento pubblico da parte della Regione o della richiesta di rinvio a giudizio in procedimenti penali da parte delle ditte costruttrici degli alloggi nei piani di zona.
Precari Anpal. Grazie ad un emendamento, al fine di procedere ad alla stabilizzazione dei lavoratori precari sono stanziate ulteriori risorse pari a 1 milione di euro per l’anno 2020 e a 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021, destinate alle spese per il personale.
Veicoli green. Approvati tre emendamenti: il primo dispone che le risorse destinate agli incentivi, ma non spese nell’anno corrente, possano essere riutilizzate per l’anno successivo; inoltre, tutte le somme recuperate dal maggior costo delle auto più inquinanti, verrà utilizzato per incentivare l’acquisto di auto ibride ed elettriche; infine, si interviene sulle soglie per accedere ai bonus, imponendo un limite più basso di emissioni, al fine di orientare il mercato, quindi sia i produttori che i consumatori, verso l’acquisto di autovetture con impatto minore sull’ambiente.
Terremoto Abruzzo. Approvato un emendamento che concede più tempo – fino a dicembre 2020 – agli imprenditori per quantificare i danni subiti.

Print Friendly, PDF & Email
Torna in alto