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Gli emendamenti al Milleproroghe approvati in commissione. Più chance per i precari p.a. – Trasparenza per gli alti dirigenti – In vigore obblighi per i redditi. Stabilizzazioni fino al 2022
a cura di Francesco Cerisano
 
I segretari generali dei ministeri e i dirigenti degli uffici dirigenziali continueranno a dover pubblicare i dati reddituali e patrimoniali. E saranno soggetti a sanzioni in caso di inadempimento. A prevedere una «piena applicazione» agli alti dirigenti pubblici della disciplina della trasparenza (dlgs n.33/2013) è un emendamento dell’ex ministro della p.a. Marianna Madia al decreto legge Milleproroghe, approvato ieri in commissione alla Camera. E sempre in materia di trasparenza dei dipendenti pubblici si segnala un emendamento della deputata M5S Anna Macina, approvato sempre ieri, che impedisce che i dati e le informazioni personali trasmessi all’amministrazione di appartenenza, siano indicizzati da parte dei gestori dei siti internet. La prima tornata di votazioni sugli emendamenti al Milleproroghe (dl 162/2019) si è concetrata soprattutto sui grandi temi di interesse della p.a.. A cominciare dal personale precario che vede ampliarsi, grazie a un emendamento di maggioranza, patrocinato dal ministro della Funzione pubblica Fabiana Dadone, le chance di stabilizzazione. Slitta al 31 dicembre 2020 la finestra temporale (scaduta a fine 2017) entro cui maturare i tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni per poter accedere alle procedure di stabilizzazione. Il termine per concludere le stabilizzazioni, già slittato da fine 2020 a tutto il 2021, si allunga ulteriormente fino al 31 dicembre 2022. Sempre in materia di personale, hanno tagliato il traguardo dell’approvazione anche la proroga annuale per i rapporti di lavoro del personale dei servizi sociali e la finestra temporale alluntata per gli adempimenti relativi all’assunzione di Lsu (si veda ItaliaOggi del 5/2/2020). Disco verde anche per l’emendamento del deputato di Forza Italia (e vicepresidente Anci) Roberto Pella che dà più tempo ai comuni per presentare richiesta di contributi per spese di progettazione definitiva ed esecutiva relative a interventi di messa in sicurezza. Via libera anche a un emendamento M5S a norma del quale i soggetti pubblici titolari di concessioni di lavori, di servizi pubblici o di forniture hanno tempo fino al 31 dicembre 2021 per affidare una quota pari all’80%per cento dei contratti di lavori, servizi e forniture relativi alle concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, mediante procedura ad evidenza pubblica, introducendo clausole sociali e per la stabilità del personale impiegato.

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