19/11/2019 – La richiesta delle risorse per l’anno 2019 del Fondo sentenze esecutive

La richiesta delle risorse per l’anno 2019 del Fondo sentenze esecutive
di Girolamo Ielo – Dottore commercialista/revisore contabile Esperto finanza territoriale
Con il decreto 12 novembre 2019 il Direttore generale della finanza locale del Ministero dell’interno ha fissato le regole per la richiesta, per l’anno 2019, del contributo di cui al Fondo per i contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti.
La norma di riferimento. Il comma 1, dell’art. 4D.L. 24 giugno 2016, n. 113, convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2016 n. 160, stabilisce che “Al fine di garantire la sostenibilità economico-finanziaria e prevenire situazioni di dissesto finanziario dei comuni, è istituito presso il Ministero dell’interno un fondo denominato «Fondo per i contenziosi connessi a sentenze esecutive relative a calamità o cedimenti» con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016- 2019. Le risorse sono attribuite ai comuni che, a seguito di sentenze esecutive di risarcimento conseguenti a calamità naturali o cedimenti strutturali, o ad accordi transattivi ad esse collegate, sono obbligati a sostenere spese di ammontare complessivo superiore al 50 per cento della spesa corrente sostenuta come risultante dalla media degli ultimi tre rendiconti approvati. Le calamità naturali, o i cedimenti strutturali di cui al precedente periodo, devono essersi verificati entro la data di entrata in vigore della presente disposizione”. Il comma successivo, il 2, dispone che “I comuni di cui al comma 1 comunicano al Ministero dell’interno, entro il termine perentorio di quindici giorni successivi alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto per l’anno 2016, entro il 31 marzo per ciascuno degli anni dal 2017 al 2018, ed entro il 20 dicembre 2019 per l’anno 2019, la sussistenza della fattispecie di cui al comma 1, ivi incluse le richieste non soddisfatte negli anni precedenti, con modalità telematiche individuate dal Ministero dell’interno. Le richieste sono soddisfatte per l’intero importo. La ripartizione del Fondo avviene con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, da adottare entro novanta giorni dal termine di invio delle richieste. Nel caso in cui l’ammontare delle richieste superi l’ammontare annuo complessivamente assegnato, le risorse sono attribuite proporzionalmente”.
Il decreto direttoriale 12 novembre 2019. Con questo decreto sono fissate le regole per la richiesta del contributo per l’anno 2019. Il modello di richiesta è allegato al decreto.
Gli enti locali legittimati a richiedere il contributo. Sono legittimati alla richiesta per l’ottenimento per l’anno 2019 del contributo i soli comuni che, a seguito di sentenze di risarcimento esecutive dal 1° aprile 2018 al 20 dicembre 2019 conseguenti a calamità naturali o cedimenti strutturali, o ad accordi transattivi ad esse collegate, sono obbligati a sostenere spese di ammontare complessivo superiore al 50 per cento della spesa corrente sostenuta come risultante dalla media degli ultimi tre rendiconti approvati. Le calamità naturali, o i cedimenti strutturali, devono essersi verificati entro il 25 giugno 2016, data di entrata in vigore del citato D.L. n. 113 del 2016.
Sono, altresì, legittimati, alla trasmissione del modello i comuni che hanno trasmesso le certificazioni approvate con il decreto del Ministero dell’interno del 30 giungo 2016 e del 14 febbraio 2017 e del 5 marzo 2018, per la quota di contributo erariale non assegnata negli anni 2016, 2017 e 2018 a seguito del riparto proporzionale del medesimo trasferimento per insufficienza dei fondi assegnati nello stesso anno, corrispondente alla differenza tra il 100 per cento delle spesa certificata e il contributo erogato a tale titolo.
Il modello di certificazione. I comuni devono compilare la richiesta facoltativa – esclusivamente con metodologia informatica – avvalendosi dell’apposito modello di cui all’allegato A al decreto, che costituisce la solo rappresentazione grafica del modello vero e proprio, messo a disposizione degli Enti sul sito web istituzionale della Direzione Centrale della Finanza Locale, munito della sottoscrizione, mediante apposizione di firma digitale del responsabile del servizio finanziario e del segretario comunale.
Invio richiesta. La richiesta deve essere inviata dai comuni al Ministero dell’interno – Direzione Centrale della Finanza Locale, esclusivamente con modalità telematica, tramite il Sistema Certificazioni Enti Locali (AREA CERTIFICATI TBEL, altri certificati), accessibile dal sito internet della stessa Direzione, alla pagina https://dait.interno.gov.it/finanza-locale/area-certificati.
Accesso all’area. L’accesso all’area è consentito con le modalità e le credenziali già in uso a ciascun ente locale. Inserite le credenziali, con l’accesso all’area certificazioni vengono mostrate automaticamente le “Richieste dati dalla Dir. Centrale della Finanza Locale”.
Termine invio richieste. Le richieste devono essere inviate entro le ore 24:00 del 20 dicembre 2019, a pena di decadenza.
Il riparto del Fondo. Il riparto del fondo disponibile avverrà sulla base delle richieste pervenute al Ministero dell’interno telematicamente, entro il termine fissato.
Richieste effettuate con altre modalità e termini. Le richieste ed altra documentazione eventualmente trasmesse con modalità e termini diversi da quelli previsti dal presente decreto non saranno ritenute valide ai fini dell’attribuzione del contributo in esame.
La rettifica dati. E’ data facoltà ai comuni che avessero necessità di rettificare il dato già trasmesso di formulare, sempre telematicamente ed entro il termine fissato, una nuova richiesta che annulla e sostituisce la precedente. In tale circostanza l’ente dovrà accedere sempre alla pagina web https://dait.interno.gov.it/finanza-locale/area-certificati , nel menù di sinistra, alla sezione “Richiesta di dati agli Enti” – funzione “Richieste aperte”.

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